“I giovani possono abbattere muri, ma hanno bisogno di sudare e fare sacrifici per essere sani e saggi, comprendendo che le scorciatoie o il piangersi addosso, può servire solo a spegnere quella fiamma che da ragazzi brucia e divampa con una forza che va alimentata nel modo giusto, per poter sperare e costruire un mondo migliore di cui essere pilastri”.
Esordio letterario per un giovane pugliese, Ermanno Tamburrano; il suo primo lavoro, “Una vita di corsa” (Edizioni AmicoLibro), è stato presentato lo scorso 26 novembre nei locali del Caesar Hotel a Cagliari, dinanzi a un pubblico numeroso e interessato. Un romanzo dal registro agile e piacevole che fa riflettere, affrontando tematiche mai scontate e difficili a volte da esporre, senza mai giudicare o sottovalutarne l’importanza.
Un romanzo che racconta una sfida. Un romanzo che racconta la vita, e per i personaggi di questo libro la vita è una sfida continua. Un intenso andirivieni di esperienze affrontate con coscienza e istinto, con passione e forza, paura e tenerezza. Marco è il protagonista e sfida la sua crescita fatta di dolore e incomprensione. Però non resta fermo, osserva e nella solitudine trova la curiosità di mettersi in gioco, sfidando il mondo e le circostanze. Lo sport come sfondo lega le varie sfumature del suo animo, giostrando i fili magici che si intrecciano alle storie dei vari personaggi, impegnati come Marco nella sfida della vita; comprendere e cercare di essere felici.
Marco e lo sport inteso come passione pulita… Le passioni dovrebbero essere tutte pulite, anzi, direi che le passioni sono nobili e vanno rispettate, vissute con sincerità, conoscenza e volontà. A volte però, ci si scontra con delle difficoltà che possono rallentare o deludere il nostro spirito. Sono questi i momenti dove trarre la forza per superare gli ostacoli, la cattiveria e la fatica, scoprendo che il mondo girerà secondo la spinta che il nostro animo saprà dargli. Marco si scontra, affannato rincorre il suo sogno e alla fine realizzerà se stesso.
Una storia che trascina, coinvolge. Come nasce questo romanzo? Questo romanzo nasce per gioco. Una sfida con l’amica di sempre Giulia Siena, docente e giornalista, che ha curato da Editor il mio scrivere libero, dandomi delle regole che la scrittura in prosa deve avere. Sono contento che il romanzo scorra, coinvolga e trascini il lettore a girare le pagine senza annoiarsi. Era la mia paura più grande, quella di non riuscire a seguire le leggi della prosa per me che mi dilettavo a scrivere soltanto poesie. Invece ho sperimentato che la poesia e la musicalità dei pensieri trovano armonia nello scrivere una storia, e scrivendo con costanza anche quando non c’era ispirazione ho preso coscienza che la memoria si lega alle emozioni, e riuscire a sfruttare passaggi poetici stimolano una certa empatia con i personaggi, coinvolgendoti, immaginando e immedesimandoti nella storia.
Quanto è importante lo sport per i giovani? Lo sport, anche per esperienza personale credo sia fondamentale. Una palestra di vita. Ma per i più giovani c’è bisogno di guide che educhino al giusto modo di interpretare lo sport, senza estremizzare, senza alimentare speranze e sogni irrealizzabili se non si hanno innate doti naturali. Dovrebbe essere il mezzo per essere forti e crescere conoscendo le proprie potenzialità e i propri limiti, su cui lavorare, da subito e per sempre. Acquisendo consapevolezza di sé, con dedizione e passione, si crescerà divertendosi e si affronterà con la giusta motivazione ogni sfida che la vita ci porrà di fronte. I giovani possono abbattere muri, ma hanno bisogno di sudare e fare sacrifici per essere sani e saggi, comprendendo che le scorciatoie o il piangersi addosso, può servire solo a spegnere quella fiamma che da ragazzi brucia e divampa con una forza che va alimentata nel modo giusto, per poter sperare e costruire un mondo migliore di cui essere pilastri.
Cosa ti aspetti da questa esperienza? Sinceramente all’inizio non mi aspettavo nulla, solo di vederlo finito e forse pubblicato. Poi rileggendo e ascoltando i pareri dei primi lettori ho compreso che “Una vita di corsa” può essere un romanzo per tutti, con messaggi positivi e storie nascoste dietro esperienze in cui molti si possono specchiare e riconoscere. La sua lettura, a quasi un mese dalla sua pubblicazione, sono fiducioso possa offrire spunti di riflessione, di coraggio e consapevolezza della forza che valori semplici ma profondi possono donare al nostro cuore. Spero molti possano avere il piacere di leggere questo romanzo a cui la casa editrice Amico Libro, con tanto amore ha dato vita.
Ringrazio la Sardegna per essere terreno fertile su cui porre radici e trarre linfa da cui prendere ispirazione.