DALLA GRANDE SETE AL GRANDE DISASTRO: IL MALTEMPO METTE IN GINOCCHIO TANTISSIMI AGRICOLTORI. DANNI GRAVISSIMI, SERVE LO STATO DI CALAMITA’ NATURALE


Allarme maltempo, nel nord Sardegna gravi danni all’agricoltura Coldiretti Sassari e Gallura: “Distrutti oltre mille ettari di carciofaie”. L’ondata di maltempo che si è abbattuta sul nord Sardegna ha causato gravi danni alle coltivazioni e alle strutture agricole. Sono oltre mille gli ettari di carciofaie andati distrutti in seguito alla violenta ondata di maltempo che ieri pomeriggio ha interessato il nord Sardegna. È quanto emerge da una prima analisi della Coldiretti Sassari e Gallura che ha ricevuto le segnalazione dei propri associati. I Comuni più colpiti sono stati quelli di Valledoria, Viddalba e Santa Maria Coghinas. “L’intensa grandinata potrebbe aver già compromesso la produzione stagionale delle nostre carciofaie – spiega il presidente della sezione territoriale di Perfugas e vice presidente della Coldiretti Sassari, Gianni Muntoni. I grossi chicchi di grandine hanno colpito in modo uniforme tutta la vallata del Coghinas devastando le coltivazioni. In alcuni casi la produzione delle carciofaie è completamente compromessa mentre in altri sarà ritardata di due o tre mesi con una rilevante perdita economica”.

Nell’alta Gallura i problemi maggiori sono dovuti al passaggio di una tromba d’aria che ha interessato i comuni di Tempio, Nuchis, Bortigiadas, Bulzi, Badesi, Sedini, Luras, Calangianus e Perfugas, causando gravi danni alle strutture di decine di aziende agricole: tetti, stalle, muretti e recinzioni sono stati divelti o lesionati. Nel Sassarese le segnalazione più critiche arrivano dalle campagne attorno ai paesi di Sorso, Sennori e Ittiri dove gli agricoltori lamentano gravi danni negli orti. “Chiediamo a tutti gli imprenditori agricoli di segnalare ai propri Comuni di appartenenza i problemi causati dal maltempo”, commenta il direttore della Coldiretti Sassari e Gallura, Ermanno Mazzetti. “Queste comunicazioni serviranno alle Amministrazioni locali per richiedere alla Regione Sardegna l’attuazione dello stato di calamità naturale”.

 

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