SALVIAMO IL DIARIO DI SANTA CROCE (SI STAMPAVA AD ORISTANO): L’APPELLO DELLO STUDIOSO BEPPE MELONI


di Gian Piero Pinna

Lo studioso oristanese Beppe Meloni, si fa promotore di un’iniziativa che ha come scopo salvare quello che rimane delle copie del periodico, Diario di Santa Croce, che si stampava ad Oristano in occasione della festività di Santa Croce e che conteneva tante notizie storiche e foto d’epoca, riferite all’antica sagra. La rivista, curata da Beppe Meloni, attento custode e appassionato difensore della memoria storica cittadina, oltre che autore di ben cinque volumi sulla piccola storia della Oristano del passato e decano dei giornalisti oristanesi, è stata pubblicata dal 2002 al 2012, per un totale di circa dieci numeri. Il Diario di Santa Croce, ha avuto collaboratori del calibro di Giorgio Farris, Paolo Gaviano, padre Salvatore Sanna, padre Alfio Pusceddu, padre Alfonso Zucca, Emilio Matta, Mauro Solinas, Piero Ortu, Bruno Brovelli e stato  stampato e distribuito gratuitamente, con grande gradimento della cittadinanza, poi, per la mancanza di fondi e di aiuti economici, inevitabilmente sono cessate le pubblicazioni.

L’invito di Beppe Meloni, è rivolto a tutti coloro che hanno apprezzato l’iniziativa e a tutti i vecchi dirigenti dell’associazione, “affinché mettano tutte le vecchie copie che possiedono, a disposizione, per raggrupparle in un’unica pubblicazione da distribuire agli amanti della storia e delle tradizioni locali. Chi ha, dunque – continua Meloni – vecchie annate a disposizione, è pregato di contattarmi al 0783/210335, in modo che sia possibile realizzare questa bella iniziativa, che, ne sono certo, farà piacere agli oristanesi. L’Associazione Culturale Festeggiamenti Santa Croce – precisa Beppe Meloni – vide la nascita nello studio notarile Edoardo Mulas Pellerano, il 26 giugno 2003, al quarto piano del Corso Umberto, 10 proprio in quel palazzo Falchi, costruito agli inizi del Novecento dal capomastro Salvatore Sanna “Corriatzu”, figura importante della Oristano del passato. Erano presenti Carlo Spanu, presidente, Giovanni Satta, vice presidente, Bastianina Contis, segretaria, Gianfranco Tola, tesoriere, Franco Vacca, Franca Catapano, Ersilia Tola, Beppe Meloni, Piero Atzori e Salvatore Allegretti, consiglieri. Ma in realtà – conclude Meloni – l’associazione era già decollata da un anno, da quando, cioè, Carlo Spanu, un imprenditore che aveva la propria attività nell’antica “Pratza ‘e is bois”, di fronte all’antico Foro boario, armatosi di entusiasmo e di passione, riusciva a coinvolgere amici, conoscenti e operatori commerciali della città, sulla bontà dell’iniziativa e in questo modo, senza clamori e quasi in sordina, era ripartita “Sa festa manna” con i vecchi stazzi variopinti, riproponendo le  manifestazioni di un tempo della vecchia sagra settembrina e usufruendo anche dell’appoggio delle amministrazioni comunali e provinciali dell’epoca”.

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