Non tutti sanno che la manifestazione Cortes Apertas nasce ad Oliena vent’anni fa. L’idea era quella di aprire per qualche giorno i tipici ‘cortili’ delle case antiche, per rilanciare e promuovere il centro storico, destinato ad un lento ed inesorabile abbandono.
Nelle semplici abitazioni in pietra e calce, con le porte e le finestre celesti, si poteva assistere alla rappresentazione degli antichi mestieri e degustare i prodotti tipici locali.
Visto il successo delle prime edizioni, l’iniziativa viene estesa ad altri comuni e nel 2001 nasce Autunno in Barbagia: oggi, ventotto paesi, raccontano la propria storia e cultura, fatta di tradizione, folklore ed enogastronomia.
È così, anche lo scorso fine settimana, dopo tanti anni dalla sua nascita, l’evento continua ad incuriosire ed affascinare tanti visitatori, che muniti di mappa e macchina fotografica hanno invaso le viuzze dell’antico centro.
Passeggiando in sas carrelas in acciottolato puoi sentire il profumo del pane appena sfornato e quello del formaggio.
Entrando nelle Cortes ti fai subito un’idea delle eccellenze enogastronomiche che il territorio offre:
dalla produzione del miele a quella dell’oro verde olianese, l’olio extra vergine di oliva; dalla coltivazione dello ‘Zafferano del Supramonte’, oggi utilizzato soprattutto in cucina ma in passato anche come colorante per tessuti, a quella delle mandorle, l’oro bianco di Oliena.
“Sono tutti prodotti di nostra produzione” affermano con orgoglio i venditori, quasi tutti giovanissimi e con indosso il tradizionale abito del paese.
Una vera e propria filiera corta, che inizia dal lavoro nelle campagne locali fino al confezionamento della merce, stabilendo una relazione diretta tra chi consuma e chi produce, con la garanzia di acquistare alimenti freschi e genuini.
Nelle vecchie cantine si possono degustare i tanti vini della zona, tra cui il famosissimo Nepente, pregiata qualità derivante dal Cannonau.
“Sa corte de su massaju dogni arminzu est’un’istoria” intona la cantante olianese Maria Luisa Congiu nella sua canzone dedicata proprio alle Cortes Apertas, colonna sonora della festa.
Infatti, Oliena è famosa anche per il suo artigianato, si possono ammirare: le cassepanche intagliate adibite alla conservazione del pane carasau, realizzate anche in miniatura; le creazioni in pellame e la lavorazione dei cestini.
In tanti si fermano ad osservare le ricamatrici che creano ricami meravigliosi sugli scialli neri di seta.
Imperdibile la mostra “Dolcezza oltre la forma” dell’artista olianese Anna Gardu: i suoi dolci artistici, fatti di pasta di mandorle, ricchi di dettagli minuziosi, sono dei straordinari capolavori.
Ed infine non può mancare la foto ricordo con la sagoma di cartone del murales più famoso di Ulìana, quello dedicato a Tzia Maria Palimodde, chiamata anche la fuciliera o la Gioconda sarda. Ritratta nel balcone della sua abitazione con indosso l’abito da vedova, fino ad ottant’anni, ogni anno a Pasqua, imbracciava il fucile per rinnovare il rito de S’Incontru.
Un ultimo sguardo all’imponente Monte Corrasi, che con i suoi 1463 metri domina il paese, e si torna a casa con una bella esperienza da poter raccontare e una scorta di prodotti a km 0.