di Asita Biasutti
Enrico Pusceddu è un giovane importatore di prodotti italiani venduti in Australia. Sardo di seconda generazione, nato in Svizzera da Giuseppe, di Pirri (Cagliari) e da Elena Dania Gianoncelli, di Sondrio, continua l’attività paterna iniziata nel 1977. In quell’anno, la famiglia abbandona l’Europa per approdare in Australia. All’inizio, il capo famiglia associa al lavoro di tassista e di istruttore di scuola guida quello di distribuzione di cosmetici e profumi. Dal 2008, subentrato Enrico, per soddisfare le richieste della numerosa comunità isolana emigrata, vengono fatti appositamente arrivare dalla Sardegna prodotti dell’enogastronomia isolana. Così, l’iniziale garage di casa, si trasforma nell’attuale moderno deposito in parte refrigerato, dove lavorano cinque dipendenti. La nuova gestione, rifornisce circa 120 tra ristoranti, winebar, piccoli bar e negozi di “Delicates”, a Sydney. Ai prodotti sardi (pane carasau, fregula, semola, miele, birra, diverse etichette di vino, pomodori pelati, formaggi e liquori), Pusceddu associa quelli italiani: dal Piemonte arriva acqua minerale, nebbiolo, barbera e barolo e, da Biella, birra Menabrea.
Un mercato in estensione nonostante gli elevati costi che gravano per il 50% sul trasporto tra Sardegna e Italia (un bancale da Cagliari a Milano incide per 150,00 Euro, lo stesso che si paga per fare arrivare la merce dall’Italia in Australia!). Anche per questo, il prodotto sardo risulta più caro di quello italiano.
E non solo: non bastano capacità e volontà di lavoro e di impresa dei ragazzi di ieri e di oggi. Ancora ai nostri giorni, alcuni prodotti non possono essere esportati, venduti o consumati fuori dalla Sardegna. È il caso del quarantennale embargo sulle carni suine sarde che impoverisce vieppiù un’Isola sempre più povera. Tant’è che col marchio “Salumi Australia”, prosciutti e insaccati, realizzati con ricetta tradizionale sarda, vengono prodotti a Byron Bay, da Massimiliano Scalas, di Riola Sardo, 44 anni, coscritto di Enrico Pusceddu. E, intanto, si continua a emigrare.
Bravo Enrico,Grazie a te gustiamo i nostri prodotti sardi
In australia i prodotti di suino non possono entrare a prescindere, embargo sulle carni suine dell’isola o meno.
le Leggi non le facciamo noi!!! La critica c’è, alle leggi e al sistema…
Onestamente, se anche si potesse importare io preferirei comunque Salumi Australia (magari con un marchio/certificazione riconosciuto) ma per impatto ambientale, conservazione e deteriorazione del prodotto visto che son qua lo prendo a km “zero” o meno che dalla Sardegna!!!
Poi si continua a emigrare per tanti altri motivi, ma questo è il mio parere