L’export dei prodotti delle piccole e medie imprese della Sardegna (alimentari, abbigliamento, articoli in pelle, macchinari e attrezzature, altre produzioni manifatturiere, prodotti tessili, mobili, legno e sughero, stampati e supporti registrati), registra un’impennata tra il 2007 e il 2015 del 34,6% raggiungendo a fine anno scorso 368 milioni di euro di giro d’affari. In questa quota, ben 171 milioni di euro derivano dall’export dell’agroalimentare, in rialzo del 42,1% rispetto a nove anni fa. Verso la Russia, in particolare, il fatturato di tutte le vendite (qualsiasi prodotto) dalla Sardegna, nel primo semestre del 2015 registra la cifra di 57 milioni di euro. Così si scopre squadernando i dati dell’Istat elaborati dall’ufficio studi di Confartigianato Sardegna. “Mai come in questo momento”, sottolinea il Presidente di Confartigianato Sud Sardegna, Luca Murgianu, “il settore dell’agroalimentare ha necessità di sviluppare e approfondire gli aspetti commerciali e del marketing per l’internazionalizzazione”.. L’obbiettivo è puntato principalmente su Russia, Bielorussia e le altre ex repubbliche sovietiche. L’associazione artigiana e la Regione si vogliono soffermare sulle potenzialità di espansione sui mercati esteri per le imprese sarde e presentano i bandi, le iniziative, le opportunità e le attività per incentivare l’export delle imprese, con un focus sui mercati euroasiatici.
IL MADE IN SARDINIA CONQUISTA I MERCATI DELL’EURASIA: BOOM DEL GIRO D’AFFARI VERSO LA RUSSIA
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