Con il cuore in mano, con la forza dell’orgoglio, la volontà quasi messianica di crederci sempre, sino all’ultimo, anche quando tutto sembrava perduto, sospinti dalla carica dei 16.000 del Sant’Elia: così il Cagliari ha strappato un punto alla Roma che al 1’ della ripresa conduceva 2-0. E, diciamolo senza timore di smentita, pure con la qualità del suo gioco. Al Sant’Elia è finita 2-2 e il risultato non fa una grinza. Il Cagliari ha lottato pallone su pallone, ha sofferto, ha patito in alcuni frangenti il palleggio dei fuoriclasse romanisti, ha rischiato di prendere il terzo gol che avrebbe chiuso il discorso, ma ha giocato alla pari e non ha mai alzato bandiera bianca. Gioco e carattere: questa è la ricetta per andare avanti in questo campionato che perdona poco o niente. Possiamo andare alla sosta rinfrancati, non solo dal risultato che comunque costituisce un primo mattoncino sul quale edificare la salvezza; ma soprattutto sulla consistenza di questa squadra che dopo aver sbancato il campionato di Serie B vuole dire la sua anche in Serie A. Rastelli torna al prediletto 4-3-1-2: c’è Barella alle spalle di Borriello e Sau. Nel riscaldamento si fa male Ceppitelli, dentro Salamon. Spalletti lascia fuori Dzeko e opta per un tridente tutto velocità: Salah, Perotti e El Shaarawy. Prima della gara, minuto di silenzio dedicato alle vittime del terremoto che ha devastato il Centro Italia. Si parte subito con ritmi altissimi. Bruno Peres parte sulla sinistra seminando gli avversari, il tiro finisce fortunatamente sull’esterno della rete. La replica del Cagliari: cross di Borriello, Ionita si tuffa in spaccata e non ci arriva per un niente. Due azioni che sono soltanto un piccolo assaggio dei fuochi d’artificio che si scateneranno di lì a poco. Al 6’ Roma in vantaggio: El Shaarawy si porta avanti la palla col tacco, sfuggendo alla marcatura di Isla, che inavvertitamente lo tocca: rigore che Perotti trasforma spiazzando Storari. Immediata la reazione dei rossoblù: lancio di Salamon, Sau arpiona un pallone in piena area, ma non riesce a coordinarsi per il tiro, bruciato da Manolas. Al 12’ Salah prova il tiro piazzato dalla destra, lambendo il palo. Il Cagliari mette sotto pressione la difesa giallorossa: su angolo di Di Gennaro, Sau ci prova da fuori area, deviazione di Manolas che per un soffio non mette fuori causa Szcezny, immobile a centro porta col fiato sospeso. Al 19’ episodio molto molto dubbio: Barella va via a Strootman all’ingresso dell’area di rigore, il giovane cagliaritano cade: per l’arbitro Mazzoleni è tutto regolare. Il contatto dalle immagini televisive pare esserci, non è chiaro se dentro l’area. Isla viene ammonito per le proteste: subito dopo giallo anche per Murru, reo di un fallo su Nainggolan. Al 35’ passaggio filtrante di Padoin per Borriello, sinistro sul primo palo, Szcezny si oppone di piede. Giallo anche per Salamon: fallo su Strootman. Il Cagliari insiste: Manolas si rifugia in angolo su Murru, poi sponda di Salamon dal corner, Bruno Alves è anticipato. Al 44’ grossissima occasione per il pareggio: millimetrico cross di Di Gennaro, Borriello si tuffa di testa e colpisce in pieno il palo, a portiere battuto. Spalletti dopo l’intervallo corre ai ripari, inserendo Dzeko per El Shaarawy. Non passa un minuto della ripresa che il nuovo entrato propizia il raddoppio: su cross dalla destra di Salah, il bosniaco stacca per l’arrivo in corsa di Strootman, il cui destro in corsa picchia sotto la traversa e finisce in rete. Tutto finito? Macchè, Il Cagliari non si disunisce, continua a macinare il suo gioco incassando in un amen la botta subita che avrebbe potuto mandare al tappeto un toro. Al 56’ arriva il gol del 2-1: Sau si beve in dribbling due difensori, sinistro potente sul quale il portiere compie un mezzo miracolo, ma Borriello è lì, facile il tap-in a porta vuota. Nuovo cambio nella Roma: dentro il difensore Fazio per Perotti, con lo spostamento a centrocampo di Bruno Peres. Naturalmente i rossoblù lasciano spazio per le ripartenze di una Roma che cerca di gelare il gioco, confidando sulle doti tecniche dei suoi palleggiatori. Dzeko è un ossesso, conquista tanti palloni, fa salire i compagni e va anche al tiro: Storari risponde due volte col piede alle sue puntate. Il catalizzatore del gioco rossoblù è Davide Di Gennaro, che sale ulteriormente di tono man mano che passano i minuti. Rastelli decide di osare: dentro Giannetti per Padoin, Barella arretra a centrocampo, Sau si posiziona come trequartista. Giannetti va subito vicino al gol, non riuscendo a imprimere la deviazione a due passi da Szcezny su cross di Barella. Al 77’ Di Gennaro per Sau, tiro deviato in angolo. Entra anche Deiola per l’assalto finale, fuori lo stremato Barella. Nella Roma, Paredes rileva Strootman. Positiva comunque la prova del giovane centrocampista cagliaritano. Un minuto dopo fuga di Salah, tiro che sfiora l’incrocio dei pali. La partita è bellissima, veloce, le azioni si susseguono da una parte e dall’altra. Ancora Storari dice no a Bruno Peres. All’87’ il Cagliari riacciuffa il pareggio: la genesi è un errore in impostazione di Florenzi, ma poi l’azione si sviluppa con un giro palla preciso e non fine a sé stesso: il cross dalla destra è di Isla, Sau si incunea tra i giganti della difesa romanista e precede il portiere, toccando di testa e indirizzando nell’angolino. Entra subito Munari per Sau. La Roma non ci sta, si rovescia in avanti collezionando un paio di calci d’angolo; Florenzi di testa sfiora il palo. Il Cagliari però riparte pericolosamente, su lancio di Di Gennaro, Giannetti è bravissimo a mettere giù il pallone, ma viene chiuso da due difensori al momento del tiro. Poi è Salamon a mettere una pezza anticipando Dzeko. Dopo 4’ di recupero, Mazzoleni fischia la fine: è 2-2, il Cagliari intasca il primo punto di questo campionato.
UN PAREGGIO DA INDOMABILI: GETTATO IL CUORE OLTRE L’OSTACOLO. IL CAGLIARI RECUPERA DUE GOL ALLA ROMA
Aggiungi ai preferiti : Permalink.