MASTROS DE ERRU, FABBRI E FERRO BATTUTO A ORANI: LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI ANGELINO MEREU, PRESIDENTE A FIRENZE DELL’ASSOCIAZIONE SARDA DEGLI EMIGRATI

nella foto da sinistra: Pietro Paolo Piredda, Giangiacomo Rosu, Angelino Mereu


di Elio Turis

Si è tenuta il 24 giugno a Orani la presentazione del libro “Mastros de Erru. Il ferro battuto e la lavorazione dei metalli a Orani”, frutto delle ricerche condotte da Angelino Mereu, che si va ad aggiungere al libro “Mastros de Linna”, dedicato ai falegnami di Orani, che Mereu ha pubblicato nel 2014. Come il precedente, anche “Mastros de Erru” è edito dalla Nardini Editore di Firenze e gode del Patrocinio del Comune di Orani, della Camera di Commercio di Nuoro, della FASI, la Federazione delle Associazioni Sarde in Italia, e dell’ACSIT, l’Associazione Culturale dei Sardi in Toscana.

La presentazione, che ha coinvolto un numeroso e interessato pubblico, si è svolta presso la struttura della vecchia chiesa pisana “Campusantu vezzu” di Orani.

Dopo il saluto del neo-sindaco di Orani Antonio Fadda (alla sua prima uscita pubblica), che ha ringraziato Mereu per il lavoro svolto, c’è stato l’intervento di Franco Pani, ex commissario prefettizio di Orani che, come già aveva avuto modo di sottolineare nella prefazione al libro, ha evidenziato le potenzialità del lavoro artigiano e le possibilità occupazionali e di rilancio che questo può apportare nell’economia dei piccoli paesi. Pani ha posto l’accento anche sul lavoro svolto da Mereu elogiando l’autore per la sua ricerca che offre uno spaccato storico e attuale sull’arte del ferro battuto. “Una ricerca, quella di Mereu – ha sottolineato Pani – che costituisce una solida base di partenza per programmi futuri di crescita e di sviluppo legati alle professioni che vivono della lavorazione dei metalli”.

La presentazione è continuata con l’intervento di Pietro Paolo Piredda, docente di Arte dei Metalli presso il Liceo Artistico di Nuoro. Piredda, partendo anche dalla sua esperienza personale (il babbo e il nonno erano fabbri) ha percorso un rapido excursus sulla professione del fabbro e sulla sua evoluzione sino ai giorni nostri, sottolineando le trasformazioni dell’attività, profondamente cambiata con l’evolversi della società e dei costumi.

Durante il suo intervento, Piredda si è reso protagonista di una performance a base di strumenti tradizionali, da lui realizzati in ferro, come lo scacciapensieri e il triangolo, con i quali ha eseguito un ballo sardo tradizionale.

All’introduzione di Piredda ha fatto seguito l’intervento dell’autore Angelino Mereu che ha tracciato l’evoluzione dell’attività dei fabbri a Orani, a partire da notizie risalenti alla fine del 1700. Mereu ha messo in risalto alcune imponenti storie familiari che, come nel caso dei Fadda e degli Ziranu, da oltre duecento anni a Orani lavorano il ferro. Ma Angelino Mereu non si è limitato a questo e ha ripreso quanto sottolinea nel libro, segnalando le difficoltà in cui operano gli artigiani attuali, impegnati in un difficile tentativo di ripresa dove le ultime generazioni che, sviluppano nuove modalità imprenditoriali, cercano di intraprendere altre strade utilizzando materiali e tecnologie innovative che danno luogo a forme libere tipiche del mondo dell’arte contemporanea e del design.

In sintesi si può affermare che il lavoro di ricerca svolto da Angelino Mereu non è prerogativa esclusiva dei fabbri di Orani, ma mette in risalto le potenzialità di una categoria di artigiani esperti che hanno dato molto alla vita delle comunità e dei paesi e che possono ancora dare un contributo, grazie a una tradizione artigiana che affonda le sue radici nella più genuina cultura sarda. Un contributo che può essere utile a portare nuova linfa e nuove prospettive, anche occupazionali, nella non sempre facile vita dei paesi.

La conclusione della serata ha raggiunto momenti spettacolari quando Mereu ha raccontato le origini dell’arte del fabbro e della lavorazione del ferro, introdotta in Europa dagli Zingari che, proprio grazie al battere ritmato del martello sull’incudine, hanno dato origine a quella splendida forma d’arte che è il flamenco. Ebbene, dopo che Mereu ha raccontato tali origini, sul tavolo degli oratori si sono materializzati un’ incudine e le launeddas. Così Pietro Paolo Piredda alle launeddas e il percussionista Giangiacomo Rosu, con due martelli che battevano sull’incudine, hanno eseguito un brano di musica tradizionale sarda, con il pubblico assorto e in religioso silenzio che, alla fine dell’esibizione, è esploso in uno scrosciante applauso. Una performance musicale degna di un grande evento che ha contribuito a dare lustro alla serata e a valorizzare ulteriormente il grande lavoro di ricerca messo in piedi da Angelino Mereu per i suoi “Mastros de Erru”.

IL LIBRO

Autore: Angelino Mereu                                                                                                       

Prefazione: Franco Pani

Introduzione: Pietro Clemente

Titolo: Mastros de erru. Il ferro battuto e la lavorazione dei metalli a Orani

Formato: Pag. 124; 130 foto; brossura con bandelle, 20×22 cm, illustrato a colori

Editore: Nardini Editore, Firenze 2016

Prezzo: 19.00 euro

Angelino Mereu ha rinunciato ai diritti d’autore destinando i proventi della vendita del volume al finanziamento della Croce Verde di Orani.

 

 

L’AUTORE

Angelino Mereu, è nato a Orani (NU) nel 1956.                                                                                                                              

Ha conseguito il diploma di Maestro d’arte presso l’Istituto d’arte di Nuoro nel 1975. Nello stesso anno si è iscritto alla Facoltà di Architettura e si è trasferito a Firenze dove vive e dove, dal 1982, ricopre incarichi dirigenziali presso la Confesercenti. Attualmente è responsabile della comunicazione e direttore del mensile Il Mercurio. Da febbraio del 2015 ricopre l’incarico di Presidente ACSIT (Associazione Culturale Sardi in Toscana). Cura un seguitissimo blog (http://amerblog.wordpress.com) incentrato sull’arte e sulla cultura della Sardegna.

Giornalista, collezionista e appassionato d’ arte, si è occupato più volte di argomenti attinenti la Storia dell’arte e la cultura della Sardegna.

Nel 2012 ha pubblicato il volume “Il Nivola ritrovato. Un artista tra l’America e il Mugello” (Nardini Ed., Firenze 2012) che ricostruisce la permanenza dell’artista Costantino Nivola in Toscana.

Nel 2014, sempre per l’editore Nardini, ha pubblicato “Mastros de Linna. Artigiani del legno, falegnami e carpentieri a Orani”.

Nel 2016 ha ideato e curato la mostra “Illustratori di Sardegna. Arte e grafica nei libri e nelle riviste del ‘900”, tenutasi presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze.

Angelino Mereu

angelino.me@libero.it

http://amerblog.wordpress.com/

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