di Giovanni Salis
Dopo circa 200 “Poetry Slam”, le “gare” di interpretazione per poeti con propri testi senza musica né elementi scenici, 15 finali d’area e circa 1.000 partecipanti in tutta Italia, si sono concluse le Finali Nazionali delle sfide letterarie organizzate dalla LIPS Lega Italiana Poetry Slam nella stagione 2015/2016.
In gara, dall’11 al 12 giugno a Genova, all’interno della XXI°edizione del prestigioso Festival Internazionale “Parole Spalancate” (tra i migliori festival di poesia in Italia e in Europa), si sono sfidati a colpi di rime e di versi 20 finalisti nazionali per contendersi il terzo titolo italiano, e la possibilità di partecipare alle finali Europee e alla Coppa Del Mondo di Poetry Slam. Il tutto sotto la direzione degli MC (master of ceremony, colui che anima e gestisce lo svolgimento della “gara”): Dome Bulfaro (presidente nazionale LIPS), Davide Passoni, Andrea Fabiani, Alessandra Racca e Lello Voce (presidente onorario della LIPS e storico importatore del Poetry Slam in Italia).
L’evento, impreziosito dalla partecipazione come special guest di Davide Cesare Voltus (vincitore dell’ultimo Premio Dubito), si è tenuto nell’affascinante e storica location di Palazzo Ducale, a cui hanno partecipato centinaia di appassionati di letteratura e poesia giunti da tutta Italia, fra cui alcuni ospiti del festival quali il poeta Jack Hirschman e lo scrittore Marco Philopat.
Ad aggiudicarsi il titolo di Campione Italiano di Poetry Slam 2016 è stato, per la seconda volta di seguito, il poeta performativo Simone Savogin da Alserio, che ha avuto la meglio per una manciata di punti sul vimercatese Paolo Agrati e sul veneziano Alessandro Burbank.
Il punteggio finale è stato deciso, come da regolamento del poetry slam e con difficoltà dato il valore e l’originalità delle rappresentazioni dei finalisti, dalla giuria popolare composta estraendo a sorte cinque elementi del pubblico partecipante, che non avessero legami diretti con i poeti in gara.
Gli altri partecipanti alla finalissima erano: Sergio Garau (4°), Lorenzo Bartolini (5°), Francesco Deiana (6°), Tommi Giordani e Riccardo Iachini (7°), Rebecca Maslowsky (9°), Roberta Cucciari (10°), Donatella Gasparro, Artenca Shehu, Nunzio Cartalemi, Nicolas Alejandro Cunial, Marko Miladinovic, Ignazio Chessa, Stefano Anansi Bannò, Francesco De Luca, Lella De Marchi e Filippo Balestra.
A rappresentare l’isola c’erano ben tre poeti sardi: lo specialista Sergio Garau, nato ad Ozieri ma con radici a Pattada e Sassari dove è cresciuto, coordinatore regionale della scena sarda e una tra le personalità più attive e riconosciute in questo campo a livello europeo come poeta e come organizzatore, arrivato 4° (dopo essersi classificato 3° ai precedenti campionati italiani), portando fra gli altri, un nuovo testo sul poligono sperimentale e di addestramento interforze di Quirra; l’attore algherese Ignazio Chessa (campione sardo vincitore dell’ultima finale regionale e già presente alle finali nazionali a Monza nel 2014 e ad Ancona nel 2015), 12° assoluto e classificatosi 6° alla prima semifinale dell’11 giugno a pochi decimi dalla finalissima, che ha eseguito i brani “io lollo” e “ordinati numerati fedeli” alla ricerca di linguaggi nuovi e inesplorati attraverso l’ironica esplosione degli opposti tra macarene e segni della croce; e infine la sassarese Roberta Cucciari (2° classificata alla finale regionale sarda 2016 e vincitrice del Premio della Critica della finale regionale sarda 2015 assegnato dalla giuria speciale) che ha ottenuto un sorprendente 10° posto assoluto, dopo essersi qualificata come seconda alla semifinale italiana dell’11 giugno, portando sul palco un testo sul dramma dei profughi e uno dedicato alla sua città natale.
Ad accompagnarli Giovanni Salis, segretario regionale LIPS e promotore di numerosi eventi di matrice culturale e sociale sul territorio sardo, che, per l’occasione, ha svolto il delicato ruolo di notaio di gara segnando, con la collaborazione degli MC di turno, punti, tempi e penalità delle semifinali e finali.
La finale sarda, disputata al True Colors di Sassari lo scorso 30 aprile, è stata l’atto conclusivo della straordinaria stagione sarda 2015/2016 in cui la scena isolana si è dimostrata una delle più vivaci nel panorama nazionale, arrivando a contare ben 19 slam (Sassari 7 slam, Cagliari 3 slam; Alghero e Porto Torres 2 slam; Gavoi, Olbia, Oristano, Ozieri, Ploaghe 1 slam), 3° coordinamento assoluto in Italia per numero di slam fatti, dopo Lombardia e Piemonte, e che attualmente può contare su un centinaio di poeti, o aspiranti tali, e su un crescente e consolidato pubblico desideroso di una poesia viva e presente al di fuori di obblighi scolastici e autoreferenzialità accademiche.