Lo scorso 7 maggio, al cinema Trevi di Roma, i posti liberi erano solo una speranza per i tanti spettatori costretti a occupare Vicolo del Puttarello. Infatti l’iniziativa “Visioni Sarde a Roma” del Gremio, in collaborazione con la FASI, la Cineteca Nazionale e la Cineteca di Bologna, è stata accolta in modo più che positivo.
La rassegna, a cura di Franca Farina (componente del Direttivo del Gremio), ha visto protagonisti i finalisti sardi in concorso al festival Visioni Italiane 2016 (Bologna, 24-28 febbraio) organizzato dalla Cineteca di Bologna, affiancati da altre opere di giovani registi sardi. L’obiettivo primario infatti è quello di promuovere giovani registi sardi o film che trattano temi legati alla Sardegna; obiettivo che trova spazio, da tre anni, all’interno del concorso nazionale per corto e mediometraggi Visioni Italiane, dedicando ai sardi l’omonima sezione.
La serata, introdotta da Antonio Maria Masia (presidente del Gremio) e Pasquale Gregu (Cineteca di Bologna), si è aperta con la proiezioni di due cortometraggi che vedono come protagonista assoluto il tema dei Migranti: Jovid di Silvia Perra (2012, 19′) e 070 di Ugo D’Eramo e Alessandro Stabilini (2013, 16′).
Il Gremio così ha voluto dedicare l’iniziativa proprio all’integrazione e, come ha ricordato Masia, nella giornata siè voluto celebrare anche Sa Die de Sa Sardigna (la giornata del popola sardo) a ricordo del 27 aprile 1794, la cacciata dei piemontesi dall’Isola.
A seguire sono stati proposti i documentari: La casa delle stelle di Antonello Carboni (2014, 39′), sulle vicende artistiche e umane di Francesco Amore e Contos de fuchile di Francesco Madonna (2015, 30′), rievocando gli antichi canti del focolare.
E ancora di seguito e venendo al cuore dell’evento sono stati presentati i vincitori di Visioni Sarde 2016: Per Anna di Andrea Zuliani (2015, 20′), vincitore del premio Giovani Fasi, Nicola, un bambino muto, incontra in paese Anna, una sua coetanea arrivata con il padre da Milano. I due, ribelli e pieni di vitalità, passano insieme una giornata magica, tra avventure e scoperte memorabili; Paolina era la madre di Giulia di Clara Murtas (2015, 19′), vita e parole di Bruna, scrittrice illetterata che iniziò a scrivere dopo la morte di una figlia neonata. Tutti i giorni in un parco regala le sue poesie alle persone che incontra.
; La danza dei sacri demoni di Franco Fais (2015, 8′), in occasione dei fuochi di Sant’Antonio e del carnevale, i Mamuthones, maschere tradizionali, fanno la loro apparizione con trenta chili di campanacci sulla schiena, lanciandosi in una danza rituale
; Dove l’acqua con altra acqua si confonde di Gianluca Mangiasciutti e Massimo Loi (2015, 14′), ogni lunedì notte Luca va a nuotare in una piscina deserta dove incontra Mia. I due iniziano a conoscersi finché la ragazza improvvisamente scompare.
Due menzioni speciali; Otto di Salvatore Murgia e Dario Imbrogno (2015, 1′), un racconto metaforico e astratto sul ciclo naturale degli eventi; Centenari di Paolo Zucca (2014, 1′), due scienziati sono alla ricerca del segreto della longevità in Sardegna, Meandro rosso di Paolo Bandinu (2015, 3′) un omaggio, in chiave pittorica, alle visionarie intui-zioni di tre grandi registi: Lynch, Fellini e Risi; El vagòn di Gaetano Crivaro e Andre?s Santamaria (2015, 19′), vincitore del primo premio Visioni Sarde, sui binari abbandonati della stazione di Cagliari, un vecchio vagone è diventato la casa di Antonio e Patrizia. L’incontro con questa coppia, raccontato attraverso diversi supporti video, diventa una ri?essione sul tempo, sullo spazio e sull’immagine; Alba delle janas di Daniele Pagella (2015, 13′), premio speciale Fasi, Alba è un’archeologa che adora la Sardegna e le ?abe su questa terra. Vive un’avventura fantastica che la proietta nel passato per scoprire la vita e i riti della civiltà Nuragica.
La grande qualità delle opere è stata confermata anche dalla selezione nella cinquina finale dei corti Dove l’acqua con altra acqua si confonde e Per Anna, in concorso al David di Donatello 2016.
La serata è andata avanti con un incontro tra i vari autori (fra i presenti segnaliamo la presenza e l’intervento applauditissimo della cantante, musicista Ilaria Porceddu autrice della colonna sonora del corto Per Anna) e il pubblico accompagnato da un brindisi di cannonau, un ottimo pecorino sardo e pane carasau.
Grazie Gremio, grazie Fasi, grazie Cineteca, grazie Bruno Culeddu per l’ottima e riuscita iniziativa a favore del Cinema Sardo, i cui “Incontri” a cura di Franca Farina proseguono da anni con larga partecipazione di pubblico e vivo interesse.