Dopo il successo di pubblico e critica dell’anteprima al Torino Gay & Lesbian Film Festival Giovanni Coda il 23 maggio presenterà a Cagliari presso il Teatro La Vetreria di Pirri “Bullied to Death“, secondo episodio della trilogia dedicata alla violenza di genere iniziata con il pluripremiato “Il Rosa nudo” e che si chiuderà con “La sposa del vento”.
Il film racconta la drammatica vicenda di un adolescente americano che nel 2011 si tolse la vita per esasperazione e isolamento a causa dei ripetuti atti di bullismo a sfondo omofobico cui veniva sottoposto a scuola e sul web in seguito al suo coming out.
Sinossi.
Il 17 maggio 2071, a sessant’anni dalla morte del giovane, durante la giornata mondiale contro l’omofobia un gruppo di artisti si ritrova in vari luoghi della città di Cagliari per dare vita a una performance commemorativa che attraversa l’arco dell’intera giornata: all’interno della scansione oraria della narrazione si dipanano le storie di tutti i ragazzi vittime dell’omofobia.
Jamey Rodemeyer aveva quattordici anni quando, il 18 settembre 2011, si tolse la vita: una vittima di cyber bullismo solo perché nel suo canale youtube aveva cercato di trasmettere dei messaggi positivi a tutti i ragazzi gay come lui. Josh Alcorn ne aveva invece 17 quando, il 28 dicembre 2014, si suicidò anche lui a causa dell’omofobia: era transgender.
Storie di solitudine e disperazione che Giovanni Coda, per meglio arrivare alle più profonde emozioni, ha voluto raccontare con diversi mezzi espressivi: dal cinema tradizionale alla video art e al teatro. Il regista ha scelto di utilizzare, in particolare, la camera fissa per consentire a ogni interprete di esprimersi con immediatezza di fronte all’obiettivo e di dare il massimo di se stesso dal punto di vista performativo.
Per dare un respiro internazionale al messaggio il film è stato interamente girato in lingua inglese e interpretato da attori americani e sardi. Alcune scene sono state realizzate a Cagliari (Poetto e Bonaria), a Sinnai e Ussana.
La parte principale è stata affidata al giovane e promettente attore americano Tendal Mann, a cui si aggiungono, tra gli altri, Sheri Mann Stewart (voce), Josh Fledman (voce), Sergio Anrò, Assunta Pittaluga, Gianni Dettori, Rachele Montis, Gianluca Sotgiu e la piccola Luna Vignolo.
La colonna sonora, frutto della commistione tra musica classica ed elettronica, è stata composta da Marco Rosano, Cosimo Morleo, Irma Toudjian, Arnaldo Pontis, Les Stiks Fluò e Maddalena Bianchi.
La fotografia è firmata da Claudio Piludu, Giorgio Russo, Emanuela Falqui, Bouche Vert, Giorgio Marturana e Antonio Cauterucci.
L’opera è stata prodotta da Zena Società Cooperativa Produzioni Cinematografiche, Fare Arte e Cinema in Sardegna, Atlantis Moon Productions con il sostegno della Regione Sardegna, Fondazione Sardegna Film Commission e Comune di Cagliari.
Dopo la presentazione del 23 maggio a La Vetreria di Pirri il film sarà replicato il 24 e 25 maggio al cinema Greenwich d’Essai di Cagliari.
La visibilità all’estero è assicurata dall’ammissione di “Bullied to Death” alle finali di due prestigiosi concorsi internazionali: il Melbourne Documentary Film Festival in Australia, e il Macon Film Festival che si tiene in Georgia (Usa).
La World Première australiana si terrà il 10 luglio, quella americana è in programma a fine luglio.