Sono tante le iniziative che l’Associazione Culturale “Più Sardegna”, porta avanti dalla sua nascita.
Molteplici le attività previste dallo statuto e tutte tese alla valorizzazione delle peculiarità del territorio, di chi si distingue col suo lavoro e per l’impegno civile e sociale, riservando anche un occhio di particolare riguardo al mondo scolastico.
E proprio con la manifestazione “Una vita per la scuola e una vita per gli altri”, sono stati premiati una sessantina di ex insegnanti delle scuole della provincia, andati in pensione negli ultimi anni, che hanno ricevuto delle targhe per il carattere sociale dell’insegnamento e come segno di riconoscenza e di gratitudine, per il servizio prestato nel corso della loro carriera.
Oltre agli insegnanti, hanno ricevuto un riconoscimento anche rappresentanti dei corpi di polizia, di protezione civile e di salvaguardia ambientale, che operano nel territorio del Guilcier.
Tra i premiati Palmerio Sanna, direttore didattico e storico presidente della Caritas ghilarzese, la Compagnia dell’Arma dei carabinieri di Ghilarza, lo Squadrone eliportato dei Cacciatori di Sardegna e il CAIP di Abbasanta.
Grandi attenzioni, da parte dell’Associazione Culturale Più Sardegna, presieduta da Mario Di Rubbo, sono state riservate ai ragazzi delle scuole, con concorsi e corsi di vario genere, per imparare a destreggiarsi con le lingue straniere, ma anche con la comunicazione e la scrittura, attraverso la predisposizione di giornalini scolastici.
Una delle più riuscite manifestazioni organizzate dall’associazione “Più Sardegna”, col patrocinio del Comune di Ghilarza e della Confederazione Sindacale SNALS CONFAL di Oristano, è stata quella svoltasi in occasione della terza edizione del concorso, sui giornalini scolastici, che ha richiamato nel centro del Guilcer quattrocentocinquanta – cinquecento studenti, delle primarie, degli istituti comprensivi e delle superiori, provenienti da diverse parti dell’Isola.
Alla premiazione dei ragazzi, oltre al segretario provinciale dello SNALS, Luciano Cariccia, erano presenti anche il preside del Liceo scientifico Alessandro Volta di Ghilarza, Carlo Passiu, che ospitava la manifestazione e il sindaco di Ghilarza, Stefano Licheri, l’occasione, è stata anche un momento di confronto e dibattito sui temi del giornalismo, che ha visto la partecipazione attiva dei giovani che hanno presentato i loro lavori, valutati secondo i criteri dell’originalità, pertinenza dei contenuti e impostazione grafica.
Notevoli i risultati ottenuti dai ragazzi delle scuole partecipanti in quella occasione, con alcuni elaborati che hanno rasentato la perfezione professionale.
Il primo premio per le primarie, se lo aggiudicarono i ragazzi dell’Istituto comprensivo n. 4 Monte Gurtei di Nuoro, con “Il piccolo giornale”. Nel premiare il lavoro dei ragazzi nuoresi, la giuria espresse la seguente motivazione: “Un giornale scolastico realizzato in modo molto simpatico, che sicuramente rappresenta il momento conclusivo, di un lavoro di sintesi comune, interdisciplinare, che ha coinvolto in modo significativo gli alunni, con una scelta di argomenti abbastanza variegati e interessanti”. In quella occasione, una menzione speciale, venne assegnata anche all’Istituto comprensivo di Santulussurgiu e in particolare, alla Scuola primaria di Seneghe, per “Seneghe Diary”, con una targa col seguente giudizio: “Un lavoro buono e ben organizzato, a dimostrazione che il giornalino scolastico è un’esperienza dinamica e coinvolgente. I ragazzi di Seneghe, hanno dimostrato di avere maturata una certa capacità espressiva che poterebbe svilupparsi ulteriormente in futuro. Il giornale si presenta con un proprio stile e con una certa varietà di temi trattati”.
Per le scuole primarie, altre targhe erano state assegnate all’Istituto comprensivo di Marrubiu, Scuola primaria Arborea, all’Istituto comprensivo di Santulussurgiu, per la “Voce dei bambini” della primaria di Santulussurgiu, alla Scuola primaria Carlo Felice di Cagliari per “Da grandi curiosi a piccoli giornalisti”, all’Istituto comprensivo di Baunei, scuola primaria di Santa Maria Navarrese, per “Il gazzettino dell’italiano in gioco”, alla Scuola primaria dell’Istituto comprensivo n. 3 di Quartu Sant’Elena, per “Parole a… colori”, che ricevette la seguente motivazione: “Interessante lavoro che dimostra un notevole impegno dei ragazzi, in un’attività didattica per loro insolita e nuova, ma che li ha stimolati a realizzare con entusiasmo un progetto molto originale e creativo”. Il primo premio della scuola secondaria di I grado, invece, venne assegnato all’Istituto Mons. Saba di Elmas col “Corriere della scuola”, con la seguente motivazione: “Una buona impostazione degli articoli che denota abilità linguistica e quella giusta dose di creatività, impegno e curiosità nel cercare le notizie con senso critico e spirito di osservazione”. Altri riconoscimenti vennero assegnati all’Istituto Caria di Borore, per “Nuova redazione”, all’Istituto comprensivo Monte Rosello basso di Sassari, per “Comenius News, alla Scuola secondaria Loru Satta di Villacidro, per “La gazzetta degli studenti”, all’Istituto comprensivo Deledda – Pascoli di Carbonia, per “Studia gitando”, alla Scuola secondaria di I grado di Siliqua, per “Il nuovo corriere della scuola”, all’Istituto comprensivo di Monti – Telti, per “La voce degli alunni”, al Convitto nazionale Canopoleno di Sassari, per “Canopolando”.
Il primo premio per gli istituti superiori, se lo aggiudicarono i ragazzi dell’IPSIA di Perdas de Fogu, per un lavoro eseguito in modo quasi professionale, corredato da belle foto e con articoli di argomenti molto attuali. Altri riconoscimenti andarono al Liceo Sebastiano Satta di Nuoro, per “Diesis”, all’Istituto superiore Beccaria di Carbonia, per “Beccaria time”, al Liceo magistrale Lussu di San Gavino Monreale, per “La gazzetta del Medio Campidano”, al Liceo scientifico statale Piga di Villacidro, per “Piga planet”, al Liceo scientifico Guglielmo Marconi di San Gavino Monreale, per “La gazzetta del liceo Marconi”, al Liceo scientifico Alessandro Volta di Ghilarza, per “Volta pagina”.
Il presidente dell’Associazione “Più Sardegna” e ideatore della rassegna, Mario Di Rubbo, in quella occasione, spronò i partecipanti a mettere in mostra le proprie creazioni giornalistiche, ricordando che tanti giornalisti sardi, sono saliti alla ribalta nazionale, grazie anche agli stimoli ricevuti a scuola.
Nella quinta edizione del premio, invece, sono stati protagonisti i ragazzi dell’Istituto Comprensivo di Samugheo e della Scuola Secondaria e Primaria di Ardauli.
Per la circostanza fu organizzata anche una tavola rotonda dal titolo “La scuola incontra il giornale – Un modo per formare e informare”, che vide gli interventi della dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo di Ardauli, Pasqualina Saba, la dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo di Elmas, Annalisa Flaviani, il dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo di Santulussurgiu, Giuseppe Scarpa, il docente di Scuola Secondaria di Primo Grado di Elmas, Luca Manunza, i docenti di Scuola Secondaria di Primo Grado di Ardauli, Mario Di Rubbo e Antonio Pinna e i giornalisti, Roberto Petretto, Anita Pili e Gian Piero Pinna.
Il Premio, che è ormai arrivato alla quinta edizione, da annuale, per una questione di costi, dal 2016 diventerà biennale e premierà quelle scuole che in ambito regionale produrranno il miglior giornalino scolastico.
L’idea di base, è quella di creare un’esperienza che possa proseguire nel tempo, confezionando un giornale rappresentativo delle esigenze di un piccolo territorio come il Barigadu, che oltre alle attività scolastiche, si dovrà occupare anche dei problemi e degli avvenimenti che accadono nella loro zona.
In questo modo, il giornale non sarà solo un importante esercitazione per la scrittura, ma sarà anche una palestra di aggregazione e di impegno, per facilitare l’ingresso nella società, per stempera le timidezze e per aiutare ad affacciarsi nel mondo del lavoro.
Al concorso che periodicamente viene bandito dall’Associazione Culturale Più Sardegna, con la collaborazione di altri enti, possono partecipare le Scuole dell’Infanzia, Primarie, Secondarie di I° grado, Istituti Comprensivi e Secondarie di II° grado.
Per essere considerati giornalini scolastici, le pubblicazioni devono contenere almeno quattro pagine dattiloscritte, con testi e immagini corredate da titoli.
Solitamente i giornalini vengono valutati da un apposita giuria composta da rappresentanti dell’Ordine dei giornalisti, da esperti del settore accademico e del mondo della scuola.
I criteri di valutazione della giuria, sono i seguenti:
? originalità del prodotto da 1 a 10 punti;
? pertinenza dei contenuti da 1 a 10 punti;
? impostazione grafica da 1 a 10 punti.
Altre iniziative rivolte al mondo della scuola, ma anche degli adulti occupati e anche a quelli privi di occupazione, sono state portate avanti con l’organizzazione di corsi per imparare la lingua inglese, in modo da consolidare e potenziare la sua conoscenza, visto anche il momento storico e l’apertura verso l’Europa e verso un mondo sempre più globalizzato, che veicola l’inglese come lingua ufficiale. E a tal proposito è stata organizzata anche una manifestazione, in collaborazione col Comune di Abbasanta, un festival canoro dal titolo molto significativo, “Le scuole si incontrano cantando in lingua inglese”, con l’intento specifico di far apprendere l’inglese attraverso le canzoni in quella lingua.
Ma gli occhi dell’Associazione Culturale Più Sardegna, sono puntati anche verso la musica popolare e in modo particolare, verso il patrimonio culturale e musicale che è stato messo insieme da don Giovanni Dore, che lui raccolse in una collezione di quasi seicento pezzi, che custodiva amorosamente nella canonica della chiesa di Tadasuni, dove fu parroco per lunghi anni.
Don Dore, era anche un bravo strumentista e molto spesso dava una dimostrazione pratica della sonorità di quegli strumenti, ai tanti visitatori che andavano a vedere la sua singolare collezione.
Recentemente, durante una rassegna dedicata al sacerdote musicologo, è stata avanzata la proposta, da parte del presidente dell’Associazione Culturale Più Sardegna, Mario Di Rubbo, di ubicare il museo degli strumenti tradizionali della Sardegna, proprio a Sedilo.
Don Dore era nato a Suni nel 1930, diventato sacerdote a 25 anni, aveva esercitato la sua missione a Bosa, Santu Lussurgiu, Sedilo e Scano Montiferro, prima di approdare a Tadasuni. Durante il suo peregrinare, la sua grande curiosità musicale lo aveva portato a mettere insieme un notevole numero di rari strumenti musicali, composti da esemplari di organi e organetti, fisarmoniche, chitarre, tamburi, raganelle, matraccas, trunfas e pipiolos.
L’eventuale apertura del Museo degli strumenti tradizionali della Sardegna di don Dore a Sedilo, ha trovato il consenso anche della nipote del sacerdote, Nevina Dore, che si era occupata personalmente della catalogazione degli strumenti, proprio in prospettiva della riapertura del museo stesso.
L’Associazione Culturale Più Sardegna, per ricordare degnamente il sacerdote musicologo e consapevole della stima e dell’ottimo ricordo che don Dore aveva nel paese dell’Ardia, ha assegnato a Sedilo il Primo Premio Internazionale per aver diffuso la musica sarda nel mondo e per l’occasione si sono esibiti il Coro di Neoneli, il Coro di Aidomaggiore, Raimondo Usai, Michelino Loi, Orlando e Eliseo Mascia.
Recentemente è stata organizzata anche una rassegna musico-strumentale sarda itinerante per ragazzi, sempre dedicata a don Dore, che si è svolta a Sedilo, Santu Lussurgiu, Ghilarza, Norbello e Santa Giusta.