In Sardegna una persona con diabete su quattro fatica a seguire un regime alimentare corretto e solo uno su due riesce a praticare attività fisica e fare movimento regolarmente. Lo rivelano le anticipazioni di una ricerca in corso realizzata da GfK su diabete e qualità di vita, che ha coinvolto 500 persone con diabete in tutta Italia. Il 60% dei pazienti si dichiara soddisfatto del proprio medico – nel 90% dei casi il diabetologo – in termini di reperibilità, tempo dedicato al paziente, competenza e umanità. Il 22% degli intervistati non esegue l’autocontrollo della glicemia giornalmente, ma solo da 3 a 6 volte la settimana. Un paziente su due vorrebbe che amici e conoscenti fossero più informati e sensibilizzati rispetto alla sua condizione. Per rispondere all’esigenza di una corretta alimentazione per le persone con diabete, in Sardegna è nato il progetto Cereal 14/20. Un pane che fa bene a chi ha il diabete, preparato utilizzando un antico grano macinato secondo la tradizione. Il progetto ha previsto la selezione e la messa in produzione di due linee di cereali – Senatore Cappelli e Karalis – ed è stato codificato il processo di molitura su pietra a freddo e lievitazione con lievito madre. Il pane ottenuto è stato introdotto, dopo l’approvazione del progetto da parte della Commissione Bioetica dell’Università di Cagliari, nell’alimentazione di 40 persone con diabete e di 12 volontari sani. I risultati hanno dimostrato una riduzione della glicemia per i soggetti con diabete e pre-diabete. L’idea è quella di sfruttare un alimento naturale adatto a tutti per migliorare l’alimentazione delle persone con diabete, senza rinunciare al piacere del gusto.
IL PROGETTO “CEREAL 14/20”: DALLA SARDEGNA IL PANE DELLA SALUTE CHE FA BENE AI DIABETICI
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