“Il Salone del Libro di Torino – ha detto l’assessore della Cultura Claudia Firino, durante la conferenza stampa di questa mattina in assessorato – è la più importante manifestazione italiana nel campo dell’editoria, un prestigioso festival internazionale che consente, sotto il profilo istituzionale, di conseguire obiettivi di promozione dell’isola, visibilità e inserimento del libro sardo nei mercati esteri, grazie anche alla stretta collaborazione con l’Aes (Associazione editori sardi). La partecipazione al Salone rientra tra le azioni di intervento della Regione a sostegno dell’editoria sarda”.
Al centro dell’edizione di quest’anno saranno i visionari, ovvero coloro i quali hanno operato nei campi della scienza e della letteratura, e sono stati in grado di guardare al futuro, vincere nuove sfide e mettere in campo progetti lungimiranti. Inoltre, il Salone quest’anno dedica una mostra patrocinata anche dalla Presidenza della Repubblica, con i testi originali dei Quaderni del carcere di Antonio Gramsci, in collaborazione con la Fondazione Berlinguer di Roma. L’assessore Firino ha ricordato, a tale proposito, che l’iniziativa è coerente con l’istituzione dell’anno Gramsciano, voluto dalla giunta Pigliaru, e con le celebrazioni per l’ottantesimo anniversario della morte di Grazia Deledda e il novantesimo anno dal conseguimento del Premio Nobel. “Per questa ragione – ha proseguito la titolare della Cultura – abbiamo dedicato il programma delle attività culturali dello stand Sardegna a queste figure e a quella di Francesco Masala, intellettuale sardo del quale ricorre il centenario della nascita. Il portato e l’eredità lasciata da queste figure ben ci rappresentano a livello internazionale come isola. E’ nostra volontà inoltre puntare su qualità e innovazione nella presentazione delle opere in questa edizione 2016”.
Al Salone del Libro l’Aes contribuirà a raccontare la figura del pensatore Antonio Gramsci – la cui opera è studiata in tutto il mondo -, della scrittrice premio Nobel Grazia Deledda, nella sua complessità, e del narratore Francesco Masala. “In questo modo – ha precisato Firino – si favorisce una percezione sfaccettata della cultura della Sardegna, attraverso figure che non solo sono state protagoniste della storia e testimoni del nostro tempo, ma hanno tracciato strade e visioni per il futuro”.
L’apertura dello stand isolano al Salone è prevista per giovedì 12 maggio con l’incontro – dibattito sul tema “Grazia Deledda per immagini” (Taphros Edizioni) alle ore 12, segue alle 16 l’iniziativa “Tra isola e mondo” con la presentazione del libro “Spinti da una brezza leggera” di Franco Meloni (Gia Editore), mentre alle ore 18 ci sarà un reading interattivo con Marcello Fois e Gavino Murgia dal titolo, “Tributo ai visionari sardi”. Alle ore 19 si chiude con “Racconti da palco” (Regina Zabo Edizioni) alla presenza, tra gli altri, dello scrittore Flavio Soriga.
Venerdì 13 maggio dalle ore 12 i visitatori dello spazio dedicato alla Sardegna potranno seguire il reading “L’isola di Antonio Gramsci. La Sardegna e la memoria” di Giacomo Casti e Frantziscu Madda Arrogalla, alle 16 dibattito su “L’architetto Vico Mossa” (Ilisso Edizioni), alle 17 “Il capoluogo sardo raccontato con Grazia” di Ilaria Muggianu Scanu e Mario Fadda (Arkadia Editore). Ancora alle ore 18 si parlerà del libro “I giardini di Leverkusen” di Ilario Carta (Arkadia Editore), e alle 19.30 in chiusura “Herbarium Biblicum. Un percorso ragionato tra le piante della Bibbia” di Mario Ballero (Carlo Delfino Editore).
Si apre con “Sardegna la grande diaspora” di Gianni De Candia (Carlo Delfino Editore) la giornata di sabato 14 maggio, a seguire il dibattito su “Migrazioni e contaminazioni. Il senso delle radici in Francesco Masala e altri visionari sardi”. Apre il pomeriggio la riflessione su “L’essere visionari” e “Dall’albero del riccio ad Araj dimoniu. Il recupero delle fiabe e delle leggende sarde da Antonio Gramsci a Sergio Atzeni”, entrambi proposti da Condaghes Edizioni. Si prosegue con “Tutto tranne Gramsci” adattamento da “Le donne di casa Gramsci” a cura di Susanna Mameli, con Marta Proietti Orzella. In chiusura si parlerà di “Un delitto fatto bene” di Mario Faticoni (Carlo Delfino Editore).