Da brividi, da infarto. Ma alla fine si può gioire, urlare forte al cielo la parola vittoria. E forse così è ancora più bello, più gustoso, più dolce. Pazzo Cagliari capace di andare sotto in dieci contro undici e ribaltare il risultato con due gol nei minuti di recupero, con Farias e Sau, quando anche i tifosi più accaniti si erano rassegnati all’ennesima brutta sorpresa del sabato di Pasqua e all’ennesima magra al “Braglia”. Tanto di cappello al Modena, punito forse in modo eccessivo dopo una partita coraggiosa, in inferiorità numerica per l’espulsione di Giorico per oltre mezz’ora. Qualche filosofo in vena di banalità affermerà che questo è il calcio, ma questi 3 punti del Cagliari sono ancora più importanti, proprio in considerazione del valore dell’avversario e del cuore dei rossoblù, che ci hanno comunque provato sino alla fine, ostinatamente; e dopo il pareggio hanno sfruttato i due minuti residui per insistere, volevano la vittoria ad ogni costo e se la sono portata a casa. Non è la prima volta che i rossoblù riescono a rimettere in carreggiata la partita nel recupero: qualcosa vorrà pur dire. Questo strappo sulla classifica può essere decisivo: il Cagliari vola a +15 sul terzo posto, in attesa della gara del Novara a Brescia, e opera il controsorpasso in vetta sul Crotone, fermato sul pareggio ad Avellino. La magia del calcio: una partita brutta, pigra e noiosa, accesa nell’ultimo quarto d’ora e che verrà ricordata in futuro come uno dei capitoli più memorabili della storia rossoblù. Formazione per forza di cose annunciata per il Cagliari, che ha quattro difensori contati. Di Gennaro parte dal 1’, il trio di centrocampo è completato da Cinelli e Munari. Joao Pedro sostiene Farias e Sau. Rossoblù subito ben disposti: si distingue Murru con le sue volate sulla sinistra, Sau si muove molto, Joao Pedro è vivace. Di Gennaro è autoritario in mezzo al campo. Al 3’ Joao Pedro tenta il gran gol in rovesciata dopo una respinta di testa di Stanco su punizione di Di Gennaro: palla di poco sopra la traversa. Al 5’ affondo di Murru, cross basso per Munari che arriva dalle retrovie, il centrocampista è solo, ma tira addosso a Manfredini in uscita. All’11’ è Sau ad appoggiare su Joao Pedro, bravo a liberarsi alla conclusione: mira sbagliata. Al 16’ Farias, lanciato in profondità, non riesce a vincere l’ultimo dribbling su Bertoncini che l’avrebbe proiettato davanti a Manfredini. Al 18’ nuova grande occasione per i rossoblù: Cinelli penetra in area sulla sinistra, cross per Sau, tiro a botta sicura ribattuto da due difensori, riprende Di Gennaro che non riesce a concludere verso la porta anche forse per un fallo da dietro, poi ancora Cinelli centra, ma nel frattempo era finito in fuorigioco. Il Modena sembra un fuscello al vento, ma pian piano si organizza e inizia a mettere il naso oltre la sua metacampo. Al 33’ Luppi, servito in profondità, trova l’opposizione col corpo di Storari in uscita bassa. Problemi al 42’ per Balzano, colpito alla testa involontariamente da una manata di Luppi: il terzino rimane sanguinante fuori campo per un minuto buono per poi rientrare con la fronte bendata. Nel primo quarto d’ora della ripresa il taccuino si riempie soltanto per annotare le ammonizioni, tutte per falli tattici: Balzano, Joao Pedro, Di Gennaro, Giorico. Poi è Storari a deviare in angolo una velenosa deviazione di testa di Stanco. Il Cagliari non riesce ad alzare i ritmi, tiene bene la palla senza trovare le accelerazioni necessarie per sfondare. Al 63’ Giorico, sardo purosangue cresciuto nelle giovanili rossoblù, commette fallo su Cinelli in uscita: inevitabile doppio giallo che diventa rosso, Modena in dieci. L’inerzia della gara non muta e Rastelli decide di cambiare: Di Gennaro, ottimo il suo rientro, lascia il posto a Fossati, mentre Giannetti rileva Joao Pedro, con Farias arretrato alle spalle del nuovo entrato e di Sau. Crespo manda dentro Bentivoglio per Stanco, quindi Popescu per Rubin. Proprio quest’ultimo al 77’ trova un varco sulla sinistra, mette in mezzo un pallone invitante per Belingheri che arriva in corsa e deposita nell’angolino di Storari. Una doccia fredda per il Cagliari, che poco prima aveva fallito una grandissima chance con Sau, il cui colpo di testa da due passi su cross di Cinelli aveva sfiorato il palo. Entra anche Deiola, al posto di Munari: forze fresche per l’assalto finale. Il Modena si chiude a riccio, di spazi non ce ne sono. Il nuovo entrato si fa vedere quando strappa una palla in area gialloblù ad un difensore, serve un cross invitante per Sau, solo al centro dell’area: tiro fuori. Sembra una maledizione per Pattolino, che non riesce a sbloccarsi. Sensazioni fallaci, come si vedrà più avanti. Crespo inserisce Granoche per Luppi, l’arbitro Abisso assegna cinque minuti di recupero. Sono quelli decisivi. Al 93’ palla per Giannetti sulla destra, l’attaccante senese perde il tempo per il tiro, ma recupera la coordinazione per effettuare un traversone radente. Bucano in tanti, ma dalla parte opposta c’è Farias: destro micidiale sotto la traversa che vale il pareggio. Non è finita perché il Cagliari vuole fortissimamente la vittoria, insiste sulle ali dell’entusiasmo, mentre il Modena risente della botta. E all’ultimo assalto arriva il gol da tre punti. Farias, galvanizzato dal gol dopo una partita opaca, prende palla in area, salta due avversari come birilli e centra a mezz’altezza, Giannetti finisce a terra cinturato da un difensore, ma c’è Sau: stavolta il bomber si alza bene e di piatto destro devia in rete. La panchina esplode, tutti ad abbracciare Pattolino, che torna al gol nell’occasione più importante. C’è tempo solo per il fischio finale e il tripudio rossoblù. Spazzato via il tabù del “Braglia”, il Cagliari guarda nel mirino e vede la Serie A un pochino più vicina.