“LA MIA EUROPA” DI GIANNI ROSA: UN VOLUME DI CINQUECENTO PAGINE, FORMATO GIGANTE E ALCUNI CHILI DI PESO


di Beppe Meloni

C’è gente che nasce, vive e muore nello stesso luogo. E penso sia la maggioranza. Vi è altra gente che nasce in un posto, vive in luoghi diversi, e non sa dove finirà i suoi giorni. Gianni Rosa, ottantacinque primavere sulle spalle, appartiene a questa minoranza. Milanese di nascita, infanzia in quel Cuglieri, e giramondo per vocazione, ha trascorso buona parte della sua vita all’estero: due anni a Parigi, quattro a Londra e venticinque a Bruxelles. Neppure in Italia è stato fermo. Elementari a Milano, medie in Piemonte, maturità a Sassari, laurea a Firenze, con tesi sulla tecnica della comunicazione. Dopo un tirocinio giornalistico e la pubblicazione di in libro in Inghilterra, “Speak italian and know Italy”,è entrato nella Commissione Europea , dove ha svolto la maggior parte della sua attività, alla direzione “Informazione, comunicazione e cultura”. Dopo aver collaborato in gioventù con i quotidiani isolani,  “Il Quotidiano Sardo”, “L’Unione Sarda” e  “  La Nuova Sardegna”, ha diretto per otto anni il periodico “Europa Verde”, e ha girato in lungo e in largo l’Europa e gli Stati Uniti, svolgendo conferenze in settori specializzati. Lasciata la Comunità Europea, vive oggi tra Bruxelles, Milano e la Sardegna, con puntate particolari a Cuglieri. Anche in pensione, non ha dimenticato l’antico amore per la scrittura, e ha regalato agli amici più cari un “racconto di vita”, un libro unico nel suo genere “La mia Europa”, storia e immagini di un viaggio lungo oltre mezzo secolo. Volume molto speciale, a cominciare dalle dimensioni: formato gigante, cinquecento pagine, 46,50 per 32 centimetri , oltre trecento foto e immagini. Dal peso complessivo di alcuni chili,  e da sfogliare su un tavolo molto robusto. Racconto di vita suddiviso in tre parti: dal 1950 al 1964, tra Sassari, Firenze, Londra e Parigi, prima del suo alto incarico nella Comunità Europea. Dal 1965 al  1986, trovano spazio scritti e interventi su temi europei. Infine, la parte finale , dal 1987 al 2015, ospita pubblicazioni su riviste e giornali  italiani e stranieri. Senza dimenticare “la Sardegna vista da lontano”, uno dei suoi libri più fortunati, dove ricorda la storia passata e presente di un isola regione d’Europa.

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