di Roberta Pilia
L’assemblea generale del Nuraghe si è svolta la domenica 21 febbraio 2016 al Bowling Miami di Echandens con una bella partecipazione di 30 persone. Il 2016 è iniziato bene per Il Nuraghe, che a fine febbraio poteva contare già su due importanti incontri. Nel corso del 2015, abbiamo constatato l’arrivo importante di nuovi migranti dalla Sardegna, in gran parte dettato dalla pesante crisi economica: giovani e più maturi, specializzati e no, tutti alla ricerca di nuove opportunità. Il Circolo cerca di rispondere come può a queste richieste d’aiuto, fornendo indirizzi e attivando la rete delle conoscenze, anche se, raramente si ha un feedback che ci permetta di verificare e convalidare il nostro procedimento. Alcune di queste persone cominciano a seguire e a partecipare regolarmente alle attività proposte. Con lo scopo di venire incontro a questa nuova utenza, ma anche di permettere che esprimessero le loro potenzialità, si è deciso di trasformare il tradizionale brindisi di fine anno, in una serata conviviale di più ampio respiro, di inizio anno che permettesse di presentare anche fisicamente il microcosmo del Nuraghe, Direttivo, collaboratori, amici, le attività svolte nel 2015 e il programma di massima per il 2016. Per il programma 2016, vogliamo variare l’attività per permettere un approfondimento, una scoperta, un po’ in tutti i settori: musica, arte, letteratura, sociologia, enogastronomia, artigianato. La cena tipicamente sarda, offerta in collaborazione dal Circolo e da un socio Damiano Monni di Berna, è stata un vero successo sociale, ci piace pensare che la rete intorno al Nuraghe si stia ampliando e fortificando, e si è trasformata in un avvio al tesseramento 2016. L’assemblea generale è stata fissata a febbraio, volutamente, perché volevamo studiare quali attività fossero più consone, adatte, a questo pubblico in mutamento: stiamo pensando p. e. ad una serata interattiva che permetta ai partecipanti di esprimere il loro senso di “Sardità”, a una chiacchierata intorno alla pittura sarda così poco conosciuta, all’importanza delle erbe officinali e magiche, nonché all’appuntamento importantissimo della “festa annuale”, che permetterà ai partecipanti di riscoprire aspetti dell’artigianato e della manualità sarda.