I FINALISTI DI VISIONI SARDE: “MEANDRO ROSSO” DI PAOLO BANDINU


di Bruno Culeddu

Il cinema sardo non è solo pecore, faide, montagne. A Visioni  Sarde spicca “Meandro Rosso” un lavoro di Paolo Bandinu, giovane artista sardo già vincitore di innumerevoli premi di pittura, il quale fonde diversi linguaggi visivi che trovano un punto di incontro in un’animazione sperimentale su base pittorica.

Bandinu  sfrutta la ritmicità intrinseca della stop motion, data dalla messa in successione di immagini artisticamente rielaborate, per  creare figurazioni iconografiche cariche di mistero.

“Meandro Rosso” mostra in un lunghissimo corridoio rosso, immagini di un uomo, una madre, di alcune bambine che entrano ed escono in rapida successione per tradurre visivamente il tortuoso e intricato circuito del vagare nei meandri della mente.

Il corto vuole rendere omaggio, attraverso un’interpretazione in chiave pittorica, alle visionarie intuizioni di tre grandi registi : Lynch, Fellini e Risi.

La particolare tecnica creativa, spiega il regista, nasce dall’incontro di diversi linguaggi espressivi: dalla pittura alla musica, dalla fotografia digitale al montaggio video. Espressioni che convergono in una animazione sperimentale di base pittorica.

Tra riflessioni e drammi, tra sogno e realtà nei quadri si accumulano un insieme di simboli e scene emblematiche, rievocate ed esorcizzate mediante una visione onirica, che catturano il semplice scorrere del tempo.

I dipinti diventano una superficie di passaggio in cui il susseguirsi rapido delle immagini non giunge ad un risultato finale ma lascia una traccia che si trasforma per dare forma a scenari che mutano costantemente. La staticità del quadro viene così abolita dal traboccante flusso di immagini che sgorgano l’una dall’altra, dando vita a una storia. La storia di un uomo che si addentra nei meandri dell’inconscio è al centro di Meandro Rosso.

Nella dimensione privata dell’individuo si percorrono i sentieri interni della mente, teatro di ombre e figure evanescenti. Nella sospensione del divenire le linee dello spazio si fondono con il fluire degli eventi, in uno stato di introspezione dove il tempo si perde in un labirinto di trasformazioni e lo spazio si concentra in una stanza, le cui pareti segnano un labile confine che separa la realtà dal vortice dell’immaginario”.

 

Paolo Bandinu nasce a San Gavino nel 1984. Manifesta un precoce interesse per il mondo dell’arte e si diploma al liceo artistico di Cagliari. Prosegue gli studi artistici all’Accademia di Belle Arti di Sassari dove si laurea in Pittura nel 2007. Nel 2011 ottiene la specializzazione con il massimo dei voti in Arti Visive e Linguaggi Multimediali presso l’Accademia di Firenze. Negli anni ha partecipato a numerose mostre e festival in Italia e all’estero collezionando svariati primi premi e raccogliendo grandi riconoscimenti.

Vive e lavora all’estero.

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