SUL LUNGOMARE DI NETTUNO DUE ANTICHE TRADIZIONI S’INCONTRANO SOTTO IL SEGNO DEL SANTO ANTIOCO


di Elisa Sodde

     Prosegue il viaggio della Mostra d’arte contemporanea itinerante sul Santo Patrono della Sardegna che porta un messaggio di pace e cristiana fratellanza fra i popoli.

     Il suo curatore, il Cav. Dr. Roberto Lai (Presidente dell’Associazione di Storia e Archeologia Sulcitana “Arciere” Onlus) è un inarrestabile vulcano di contatti, idee, progetti. Dopo Roma e il Comune di Guidonia Montecelio, il 6 febbraio prossimo l’esposizione approderà nella cittadina laziale di Nettuno (RM) e verrà ospitata presso il Forte Sangallo, l’antica fortezza dei Borgia.  

     Come da progetto iniziale, la mostra cresce e si arricchisce di tappa in tappa, coinvolgendo sempre nuovi artisti ispirati dal messaggio di Antioco, il medico migrante. Nella Sala dei Sigilli del Sangallo saranno esposte 32 opere, fra cui spicca la scultura (realizzata dal Maestro Livio Scarpella) appartenente a Papa Francesco e gentilmente messa a disposizione di questo percorso artistico-culturale che si snoda fra linguaggi simbolici e reali, fra temi storico-religiosi e di grande attualità.

     L’inaugurazione avverrà nel pomeriggio di sabato 6 febbraio, alla presenza delle massime autorità civili e religiose. Il Sindaco FF di Guidonia Montecelio Andrea di Palma consegnerà il testimone al Commissario Prefettizio di Nettuno Roberto Leone, che taglierà il nastro dell’esposizione insieme al curatore Roberto Lai e alla presenza di una delegazione di 40 antiochensi guidata dal Sindaco Mario Corongiu e il delegato alla Cultura Marco Massa.

     Farà da corollario e richiamo alla mostra una singolare manifestazione in cui, accompagnati dai locali gruppi di sbandieratori e musici festanti, 20 antichi e pregiati costumi sardi della tradizione antiochense sfileranno per le vie della cittadina laziale ospitante, fino ad arrivare alla Fortezza Sangallo, dove verranno accolti dai figuranti nettunesi con i loro eleganti costumi quattrocenteschi, in un virtuale gemellaggio di storia e tradizioni che intende far conoscere e valorizzare i reciproci aspetti caratteristici dei territori e delle comunità d’appartenenza.  

     Oltre a questo importante incontro di culture e tradizioni, è interessante ricordare che altre  due correlazioni uniscono Nettuno alla Sardegna e a Sant’Antioco, in particolare: la provenienza dal mare di Sant’Antioco e la Madonna di Bonaria, così come della Madonna delle Grazie di Nettuno; la venerazione della Santa Maria Goretti, sia nell’isola sulcitana che nella cittadina laziale.

     L’intera iniziativa è proposta e curata dall’Associazione di Storia e Archeologia Sulcitana “Arciere” Onlus, in collaborazione con l’Associazione “Nomentana” di Storia e Archeologia Onlus, l’Associazione “La Stella del mare” e il Consorzio Cooperative Sociali “Castel Sangallo” di Nettuno.

     L’esposizione sarà visitabile a Nettuno fino al giorno di San Valentino, il 14 febbraio 2016. Successivamente, attraverserà nuovamente il mare per ritornare nell’isola, alla volta di Ozieri (SS).

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