IL PRESEPE SARDO A PISTOIA CREATO DAI SARDI DEL CIRCOLO “NARADA” DI PRATO E’ FATTO DI FRATELLANZA TRA I POPOLI


di Marilena Chiti

Un presepe in un ambiente tipicamente sardo. Da dodici anni ad allestirlo è la comunità sarda di Prato affiliata al circolo “Narada”, 380 iscritti su una popolazione originaria dell’isola di circa 1500 abitanti a Prato.

Per <<raccontare>>, come evoca la parola <<narada>> la storia di una terra e della sua gente. È un presepe speciale che negli anni, è stato accolto a Montemurlo, alla Pieve di San Giusto, nel 2014 alla chiesa di Santa Maria delle Carceri  e dal prossimo 8 dicembre sarà visitabile nella chiesa di San Francesco a Pistia.

<<Con l’allestimento di questo presepe – spiega Enea Mulas, presidente dell’associazione – abbiamo voluto creare un momento di condivisione nel segno della fede e della tradizione. Abbiamo attinto a tutto quanto può rappresentare la nostra Sardegna>>.

Attorno alla Sacra famiglia con Su Pizzinnu protetto dal freddo con una piccola manta di Nule, ci sono le case campidanesi ed è stata ricostruita la vita degli artigiani e della gente di paese. Chi trasporta sacchi pieni di grano, altri carichi di formaggi e di pane. Una tavola campeggia al centro della rappresentazione con tutti i frutti della terra sarda. Le donne nei costumi tipici delle diverse zone della Sardegna, da Oristano ad Iglesias, da Aritzo a Ploaghe, sono dedite ai lavori quotidiani. Sulla scena anche i pastori e i pescatori. I costumi dei personaggi sono stati confezionati da Marisa Pilia, Maria Anziano, Elisetta Perda, e Angelo Marras, ma alla realizzazione della natività hanno collaborato altri numerosi soci dell’associazione.

<< Religione e tradizione s’intrecciano – prosegue Mulas – la Natività è segno di speranza, di gioia, di forza. Il nostro è un messaggio verso la Sardegna e verso il territorio in cui viviamo per raccontare le nostre radici e per manifestare la bontà del Natale. Il Natale racconta la vita che nasce, è un invito a riflettere tutti insieme.

Sento dire che il presepe potrebbe essere motivo di divisione e di incomprensione, ma come si può pensarlo? Il presepe unisce, il presepe è la possibilità di stare insieme e condividere il rispetto, la fratellanza, popoli con popoli.

Il nostro presepe sardo racconta proprio che siamo  lontani, ma siamo anche vicini>>.

E allora, Buon Natale, Bona Paschixedda!

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Un commento

  1. Buongiorno, ho visto il vostro lavoro e ritengo che sia veramente bello. Mi chiamo Samantha, sono la figlia di una donna sarda nata ad Olzai, abito a Pistoia e avrei piacere di potere mettermi in contatto con dei membri di origine Sarda (credo ci sia una folta comunità proveniente soprattutto da Gesico) residenti nel comune di Montemurlo a Prato. Poichè domani 12 Gennaio 2016 ricorre il 50° anniversario di matrimonio dei miei genitori (che si sono sposati proprio ad Olzai, Nuoro, cinquant’anni fa), avevo in mente di organizzare per il prossimo Sabato 16 Gennaio, una sorpresa folkloristica, magari con i tipici abiti sardi. Mi scuso anticipatamente per il disturbo ma sarebbe veramente bello se qualcuno si potesse mettere in contatto con me. Il mio recapito è il seguente: 0573/526567 347/9051178. Vi ringrazio anticipatamente per la collaborazione e porgo i miei migliori saluti.

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