visibili nella foto: Maurizio Sechi e Serafina Mascia
di Massimiliano Perlato
Si è svolto a Milano il Direttivo Nazionale della F.A.S.I. (Federazione delle Associazioni Sarde in Italia) che ha convogliato nel capoluogo lombardo i presidenti e i delegati delle 70 associazioni sarde presenti nella Penisola. La Presidente Serafina Mascia, nella sua lunga filippica, ha per sommi capi menzionato i passaggi salienti nell’ultimo anno della Federazione. Un 2015 avviato non sotto i migliori auspici soprattutto nel dialogo con le Istituzioni regionali sarde, da cui dipende tutto il movimento, con le difficoltà di confronto e di approccio con l’Assessorato al Lavoro guidato da Virginia Mura. Poi, la prima delle due perle da ricordare con magniloquenza, ovvero “Sa die de sa Sardigna” programmata a Trieste all’inizio di maggio. Una manifestazione che ha portato in Friuli oltre 700 persone per commemorare le gesta della Grande Guerra della Brigata Sassari. Il convegno sul tema dell’autonomia a cui hanno partecipato, oltre ai rappresentanti delle Università, i Governatori di Friuli, Debora Serracchiani e della Sardegna, Francesco Pigliaru è stato il colpo di fulmine di quest’ultimo a favore della “Sardegna che vive fuori”. E’ stato in quell’occasione che il rappresentante sardo ha potuto toccare con mano, l’abnegazione e la strutturazione degli emigrati sardi nel caldeggiare le tematiche isolane. Da lì il passo verso la “seconda perla” del 2015 è stato breve. Ed è stata proprio voluta dal Governatore in persona che ha invitato la F.A.S.I. di prendersi carico dello spazio Sardegna all’Expo di Milano. Dalla sfilata in costume del 2 giugno voluta dal Premier Renzi nel decumano dell’esposizione universale che ha implicato l’adesione di tutte le regioni italiane, per la Sardegna sono stati gli emigrati a ghermire costumi e colori dell’isola. La F.A.S.I. ha modificato un proprio progetto regionale per garantire continuità all’avvenimento che si è concluso il 31 ottobre. Sono stati coinvolti tanti giovani dei circoli sardi della Lombardia che hanno garantito la loro presenza nell’angolo Sardegna, fornendo assistenza e info turistiche e culturali agli avventori. Un passaggio quello dell’Expo, fondamentale per il riconoscimento del nostro lavoro – ha sottolineato la Mascia. Si sono stabilite sinergie d’intenti con vari assessorati quali il Turismo e la Cultura. Oltre alle collaborazioni con la Coldiretti, i Produttori sardi e i vari Comuni intervenuti a Milano. Sino alla giornata apoteosi del 13 settembre soprannominata “dei circoli sardi” in cui l’isola protagonista nonostante l’incessante pioggia, ha visto la compartecipazione di oltre 1.200 emigrati e tantissime esibizioni di gruppi folkloristici presenti in Continente. Con la Giunta Pigliaru è previsto un nuovo confronto di fine anno per proiettare lo sguardo sul 2016 e gettare le basi per nuovi e proficui progetti, nonostante che nell’anno entrante saranno previsti ulteriori tagli alle risorse economiche. Questo perché la crisi che attanaglia l’isola è sempre più insidiosa e giocoforza l’associazionismo ne uscirà oltremodo indebolito. Eppure i punti nevralgici per il prossimo anno della F.A.S.I. sono di ragguardevole caratura se si pensa ad una edizione de “Sa die de sa Sardigna” da svolgere per la prima volta a Cagliari in occasione di Sant’Efisio. E poi il Congresso, che in origine si doveva svolgere già nel 2014 ma rimandato per mancanza di fondi. “La rete dei sardi del mondo” deve avere continuità e quindi l’appuntamento congressuale non è più rimandabile. Il periodo suggerito dalla F.A.S.I. è quello del prossimo autunno, nella speranza che il dialogo con le istituzioni sarde si possa incanalare su dialoghi più chiari e soprattutto certi.
Al direttivo F.A.S.I. hanno avuto spazio i giovani che nelle figure di Stefano Pilu e Giacomo Ganzu hanno raccontato quanto di buono fatto nel 2015, soprattutto con i due progetti regionali quali “Musica in Circolo” e la creazione di oltre 70 eventi nella Penisola a cui hanno preso parte band musicali sarde. E il Workshop dei giovani nei circoli, per avvicinare le nuove generazioni alle attività delle associazioni tenendo conto delle nuove tecnologie e l’utilizzo dei “social”.
Punto della situazione sul Progetto “Sarda Tellus” per la promozione dei prodotti sardi: un mosaico da arricchire e perfezionare per poter distribuire i prodotti gastronomici certificati della Sardegna, nella forma più fluida possibile. E’ necessario a riguardo creare un calendario di eventi con delle campagne promozionali oltre che ad una attività di formazione per cercare di sviluppare il progetto nei territori dove i circoli sono presenti. A seguire plauso a Paolo Pulina, che della F.A.S.I. è il responsabile dell’informazione per aver curato gli atti del precedente Congresso F.A.S.I. che si è svolto ad Abano Terme nel 2011 e distribuito nell’incontro milanese. Il suo breve intervento si è focalizzato sui canali comunicativi che tutti devono utilizzare per divulgare e cercare di dare massima diffusione alle iniziative culturali e ricreative organizzate. In chiusura, Tonino Mulas, amministratore delegato dell’Agenzia Viaggi F.A.SI.-Eurotarget ha fornito i numeri straordinari della bigliettazione 2015: un fatturato di oltre 6 milioni di euro con una crescita rispetto al 2014 del 40%. Una crescita costante da sei anni a questa parte (nel 2010 il fatturato era stato di 1.700.000 euro) dovuta alle convenzioni con tutte le compagnie di navigazioni che operano nel Mediterraneo. Moby e Tirrenia, da sole, hanno sostenuto l’80% del movimento biglietti. A loro si aggiungono poi Grandi Navi Veloci e Sardinia Ferries. Per il 2016, Mulas fa sapere che sono in corso le trattative per nuove convenzioni. Attesa c’è per arrivare ad una soluzione-compromesso con Moby e Tirrenia, comunque compagnie che fanno capo ad un unico armatore, che potrebbero intimare delle nuove restrizioni, visto il boom di biglietti fatti dalla F.A.S.I. non solo ai sardi ma anche ai non sardi tesserati nei circoli.
Egregio Massimiliano Perlato,
Non sono riuscito a leggere fino in fondo il suo articolo, peraltro interessante, e non poco.
Il contenuto dell’articolo viene presentato come classico "mattone", cioè con testo compatto, interlinea quasi zero, e quasi assoluta assenza degli "a capo", i quali rendono il testo agile, arioso, ed invitante alla lettura di chi capita.
La leggibilità del suo articolo non merita più di 4/10 !!! lo dice uno che di carta stampata se ne intende; insomma, questo è vecchio modo di proporre "un pezzo" che poi, sotto sotto, si vuole che non si legga !! E non credo affatto che questo sia il nostro caso. Ci mancherebbe ….
Se non si abbastanza spazio a disposizione, si riduca il testo, e questo quindi venga presentato al lettore in modo leggibile, amichevole. Ossequi.
Vasto, 29/11/2015
prof. Francesco Mugoni
Bravo Massimiliano, complimenti per la sintesi ! Grazie !
letto sino in fondo
Per i Giovani Fasi Stefano Pilu non Pisu!!! Comunque complimenti per l’articolo…
Bell’ articolo.
Chiaro, scorrevole ed essenziale.
Grazie Massimiliano
Tutto letto , come sempre scorrevole , preciso e con gli “a capo ” giusti .Complimenti Massimiliano!
Letto tutto, compresi gli interlinea e gli incipit!
Con calma rileggo per vedere se mi è sfuggito qualcosa, non si sa mai visto che “io, di carta non mi intendo molto”…
Complimenti a Massimiliano Perlato per l’articolo e l’impegno profuso in tutti questi anni.
Per il resto, quando la saccenza supera ogni limite, non basta un prof. davanti al nome per evitare figure barbine.