L’INDIFFERENZA DELLA REGIONE E LA LENTA AGONIA DEI CIRCOLI: IL SALUTO DEI SARDI D’EUROPA AI SARDI D’ARGENTINA CON IL VICE PRESIDENTE VICARIO DELLA CONSULTA


di Domenico Scala

Questo messaggio vuole essere anche la testimonianza  della stima ed amicizia che mi lega da sempre a voi e alla vostra  Federazione. Porgo  a tutti i partecipanti il mio più caloroso saluto e  quello della Federazione dei Circoli Sardi in Svizzera, unitamente all’augurio di un Congresso ricco di dibattito, di proposizioni, che sappia rinnovare nella continuità l’impegno dei sardi in Argentina in favore delle vostre associazioni ma anche dell’immagine della Sardegna e del suo progresso. Purtroppo, oggi più di ieri, non possiamo nascondere che molte Associazioni e Circoli dei sardi nel mondo , hanno chiuso i loro sodalizi, e  altre stanno chiudendo o rischiano la chiusura per colpa di una nuova e giovane classe politica sempre meno sensibile e attenta alla risorsa dei sardi nel mondo e delle loro organizzazioni. Io mi chiedo: Può la Sardegna ignorare questa realtà? questo Congresso? gli altri congressi che seguiranno? Possono le autorità regionali e gli enti locali disinteressarsi del problema e delle potenzialità sociali, culturali e anche economiche che questa vostra e nostra realtà rappresenta? I nostri amministratori devono capire una volta per tutte, che i Circoli sardi nel mondo sono una rappresentanza importante per la Sardegna, sono una risorsa e una opportunità. Eppure, l’attuale Giunta Regionale presieduta da Francesco Pigliaru, con responsabile per l`Emigrazione l’Assessore al Lavoro, Virginia Mura e, per la parte che compete anche il Consiglio Regionale e le forze politiche tutte, stanno assistendo senza neanche battere ciglio, a un programma di progressiva estinzione dell’emigrazione sarda organizzata. I contributi regionali non danno più alcuna garanzia, questi contributi, dimezzati negli ultimi tre anni, sono accompagnati da forti ritardi nell`erogazione e da mille lacci e laccioli. In tanti casi , come ho già detto, hanno indotto i Circoli e le Federazioni, ad indebitarsi e a costringerli all’  abbandono delle sedi e alla loro chiusura. Non ci stancheremo di dire,  che le risorse destinate ai sardi emigrati non devono essere percepite come una spesa bensì come un investimento. In momenti di grande crisi come questa che stiamo vivendo, non dobbiamo molare , oggi, tocca a noi dare la sveglia, le nostre Associazioni devono reinventare il loro ruolo. Hanno un passato straordinario ma devono fare i conti con un presente in cui rischiano di trovarsi spiazzate, perché incapaci di individuare la loro attuale ragione di esistere. A tal fine siamo chiamati a stimolare l’ interesse delle nuove generazioni, cioè dei giovani nati fuori dall’ Isola che rappresentano una riserva inestimabile  di  professionalità, esperienza e multiculturalità: un vero patrimonio per la cultura sarda. Diciamolo chiaro e forte: oggi viviamo un’emergenza, siamo prigionieri in un tunnel di cui non si vede l’uscita. I Circoli e le Federazioni, e la stessa Regione Sardegna, potrebbero e dovrebbero fare di più  con l’obiettivo di non perdere la continuità culturale e poter contribuire insieme ai sardi residenti allo sviluppo e al progresso dell’ Italia e della Sardegna. Noi Sardi emigrati non ci tiriamo indietro e siamo disposti a dare una mano, ma il nostro  contributo non può essere dato a fondo perduto, ci vuole un patto tra tutti Sardi della madrepatria e quelli all’estero.  E vorrei concludere con una citazione di Goethe: “Agire è facile, pensare è difficile, agire secondo quel che si è pensato è scomodo”.  Vi saluto augurandovi ancora tanto successo.

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3 commenti

  1. Bel discorso…e verissimo quello che tu scrivi caro Domenico…ma alla fine parole al vento e circoli che chiudono…..un grande augurio di buona continuazione ai sardi d’Argentina dal Sardinia di Grenoble…

  2. discorsi discorsi discorsi , noia e tanta delusione, Domenico penso a mio fratello Antonio che in te e altri aveva fiducia

  3. Auguri e vita lunga ai nostri corregionali e Circoli sardi in Argentina.
    Domenico , continua a testimoniare l’ impegno dei sardi nel mondo e a denunciare la poca attenzione dei nostri politici …..

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