La pubblicazione, esistente sin dal 1997, informa con regolarità di uscita e con ampiezza di contenuti sulle attività dei circoli degli emigrati sardi sia dell’Italia continentale sia dei Paesi europei ed extraeuropei. Si è avvalsa e intende avvalersi sempre più della collaborazione attiva di tutti coloro che credono nella necessità di documentare, a vantaggio degli altri sardi (residenti nell’isola o fuori di essa), le iniziative dei circoli degli emigrati operanti nella Penisola e all’estero.
Quanto la capisco, ma non condivido, semmai combatto per trovare il modo per tornare, (che ancora ad oggi non ho trovato). *_*
Purtroppo e’ vero! Se guardi al futuro e’ difficile pensare all’Italia! L’Australia ti da molte piu’ possibilita’ e essere una persona capace di lavorare in team e’ essenziale!!!!
Hai colpito nel segno Stefania, “LAVORO DI SQUADRA”, che in certe situazioni di precarietà non si riesce a stabilire e, a trovare
Io lavoro per conto mio, ma devo comunque lavorare in squadra con altri colleghi per mantenere il mio lavoro a certi livelli, impossibile in Italia
Appu sballiau tottu: deppiu fai s’ingegneri, abarrai in cittadi e cabai innoi prima! purtroppo l’articolo sulla mia esperienza avrebbe tutta un’altra direzione molto meno entusiasmante. Son contenta per Laura
Com’e’ vero…