“INONDATI DA CLEOPATRA”, L’ALLUVIONE 2013 A TERRALBA E URAS VISTO DAI PROTAGONISTI NEL LIBRO DI GIOVANNI PAOLO SALARIS


di Gian Piero Pinna

“Inondati da Cleopatra”, non solo il racconto degli alluvionati e dei soccorritori, nel nuovo libro di Giovanni Paolo Salaris, scritto col linguaggio proprio dei romanzi dell’autore, ma anche le novità della ricerca storica sulla bonifica e i suoi protagonisti, condotta dallo scrittore nell’Archivio di Stato di Oristano e soprattutto nell’Archivio storico comunale di Terralba. Salaris ha scovato documenti fino ad oggi inediti e che faranno molto discutere. L’opera si divide in due volumi: nel primo viene descritta l’alluvione come l’hanno vissuta i protagonisti; nel secondo vengono trattate le problematiche connesse.

“Terralba non voleva la deviazione del fiume e quindi “la grande bonifica” – spiega Salaris – ma solo il “rettilineamento” del fiume, il suo arginamento e il prosciugamento delle paludi, ma non degli stagni. Dopo la “fuga” di Porcella e Villafranca dal Comune, un nuovo Consiglio comunale votò all’unanimità “perché il fiume non venisse deviato ”dal suo alveo naturale” dove poi è tornato con l’alluvione del 2013”.

Nel libro, che ha quasi il respiro di un romanzo, viene descritto anche il “peso” dell’omicidio di Villafranca sulle vicende politico-amministrative che precedettero la nascita della bonifica, gli attentati dinamitardi e minacce a mano armata, in seguito alla cessione dei terreni comunali alla SBS di Dolcetta,Villafranca, Pierazzuoli ed altri. Ma si parla anche di un sindaco sospeso dal Prefetto perché accusato di essere responsabile del clima di terrore che si viveva a Terralba in quegli anni e  poi ancora di opere pubbliche ed edilizia privata sul letto del fiume, terreni sottratti al fiume e al Demanio, oltre a un piano di utilizzo in zona Su Ponti Nou, sospeso dal comune di Terralba nel 2013. perché i terreni che venivano ceduti al Comune come aree per servizi, risultavano invece di proprietà demaniale.

Un’opera, quella di Giampaolo Salaris, che non mancherà di suscitare molto interesse. Folto il calendario degli appuntamenti per la presentazione dell’opera, si comincia il  14 novembre, con inizio alle ore 18, nell’Oratorio Don Bosco di Uras:    “Uras ricorda l’alluvione” vol. I: con letture degli attori di Sardinia Màskaras: Maria Bonaria Melis, Giovanni Paolo Salaris, Carlo Mereu, Donatella Angius, Fabiola Siddi, Tonio Pianu, che è stato anche uno dei soccorritori. Domenica 15 novembre ore 17,30 Teatro civico. Terralba ricorda l’alluvione vol I: con letture degli attori di Sardinia Màskaras e dei testimoni, alluvionati e soccorritori: M. Bonaria Melis, Carlo Mereu, Donatella Angius, Fabiola Siddi, Giovanni Paoolo Salaris, Andrea Mussinano, Nicoletta Celegato, Gabriele Espis. Sabato 21 novembre ore 17,30 “Riflettendo sull’lluvione” vol. II: presentazione a cura della redazione di Terralba ieri & oggi  (Gian Franco Corda, A. Maria Melis); relazione degli studiosi Gesuino Loi e Francesco Sonis, del sindaco Pietro Paolo Piras e dell’autore Giovanni Paolo Salaris. Seguirà dibattito su rischio idrogeologico, le sue cause e le soluzioni: la bonifica e la deviazione del Rio Mogoro, opere pubbliche ed edilizia privata sul letto del fiume, opere di mitigazione programmate.

In occasione della ricorrenza del 4 Novembre, il giorno successivo, la compagnia teatrale di Giovanni Paolo Salaris, si è esibito davanti agli studenti del De Castro di Oristano, per ricordare la Prima guerra mondiale, con una rappresentazione dal titolo “Unu kentu mitza”. L’iniziativa, oltre che dal Liceo Classico, insegnanti le proff.sse Lucia Mereu e Barbara Musella, è stata resa possibile anche grazie alla collaborazione dell’Archivio di Stato con Michela Poddigue, che ha curato i testi. Sono state effettuate due rappresentazioni, una alle 9,30 per il Ginnasio e l’altra alle 11,00 per il Liceo. La regia dello spettacolo era dello stesso Giovanni Paolo Salaris, con la collaborazione dei ragazzi.

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