La pubblicazione, esistente sin dal 1997, informa con regolarità di uscita e con ampiezza di contenuti sulle attività dei circoli degli emigrati sardi sia dell’Italia continentale sia dei Paesi europei ed extraeuropei. Si è avvalsa e intende avvalersi sempre più della collaborazione attiva di tutti coloro che credono nella necessità di documentare, a vantaggio degli altri sardi (residenti nell’isola o fuori di essa), le iniziative dei circoli degli emigrati operanti nella Penisola e all’estero.
Credo che bisognerebbe fare il congresso ogni 5 anni, in tempi di magra poi farlo addirittura di un giorno con un consiglio nazionale allargato..Ma il problema grosso a mio avviso è che a cosa serve un congresso, oltre che a rinnovare o cambiare i dirigenti, se poi tutte le proposte che vengono fuori dal dibattito del mondo dell’emigrazione sarda, vengono poi disattese?..sopratutto in Sardegna. ?
Concordo con Tonino Mulas. le elezioni si potrebbero anche fare separatamente ma temo che, in questo caso, il Congresso non si svolgerebbe mai.