A PADOVA CON IL “DETOUR – FESTIVAL DEL CINEMA DI VIAGGIO”, VIENE CONSACRATA L’ARTE DI SALVATORE MEREU


di Bruno Culeddu

DETOUR – FESTIVAL DEL CINEMA DI VIAGGIO prende il via a Padova con uno straordinario omaggio a Salvatore Mereu, uno dei più rappresentativi autori del cinema italiano.

DETOUR, impostosi alla quarta edizione come uno dei più attesi appuntamenti culturali della città, prevede: la sezione  “Concorso Internazionale” con in gara nove film, cinque dei quali saranno proiettati in Italia per la prima volta; la Sezione “Viaggi fantastici”, al cui interno  troveranno spazio film che raccontano viaggi impossibili nel tempo e nello spazio, tra realtà e fantasia, film inediti, ai quali si affiancheranno veri e propri cult ed infine la sezione “Omaggio all’Autore“, tradizionale e preziosa occasione di incontro con i grandi registi.

Per la prima volta quest’ultima sezione è stata dedicata a un regista italiano: Salvatore Mereu.
La direzione del Festival, organizzato da Cinerama, diretto da Marco Segato e presieduto da Francesco Bonsempiante ha motivato la scelta con queste parole: “Salvatore Mereu è uno degli autori più coerenti e preziosi del nostro cinema. Un regista che con soli quattro film, presentati nei più prestigiosi festival internazionali come Venezia e Berlino, è riuscito a imporre uno stile peculiare, capace di abbinare la documentazione di un territorio a lui ben noto – la Sardegna – alla sua trasfigurazione in qualcosa di fantastico e misterioso”

DETOUR ha scelto di omaggiare Salvatore Mereu proponendo una retrospettiva completa dei suoi lungometraggi di finzione:  Ballo a tre passi (2003), Sonetàula (2008), Tajabone (2010) e Bellas mariposas (2012).
La retrospettiva sarà preceduta dalla proiezione dei primi cortometraggi del regista, realizzati presso il Centro Sperimentale di Cinematografia: Prima della fucilazione (1997), Miguel (1998), Transumanza ( 2013), La vita adesso (2013), Scegliere per crescere ( 2013).

Il regista nuorese sarà protagonista del primo appuntamento della kermesse padovana con una vera e propria lezione di cinema. L’evento, organizzato con la collaborazione dell’Università degli Studi di Padova, sarà tenuto giovedì 15 ottobre presso la Sala delle Edicole (Palazzo Liviano – ingresso da Corte dell’Arco Vallaresso).

Questo il programma delle proiezioni che vedranno Salvatore Mereu ospite d’onore:

• “Sonetàula“, presentato al Festival di Berlino nella Sezione Panorama, vince tre Globi d’Oro, tra cui il Gran Premio della Stampa Estera.

Sardegna tra il 1937 e il 1950. Sonetàula è un servo-pastore, il padre al confino, cresce figlio di bosco, con il nonno e lo zio Giobatta come guida. A diciotto anni Sonetàula reagisce a un affronto sgarrettando il gregge del provocatore. Non risponde alla chiamata dei carabinieri, sceglie la latitanza e diventa bandito: assalti stradali, ammazzamenti, vita randagia da fiera inseguita, paura, solitudine…e la vendetta sull’uomo che aveva incolpato il padre di un delitto non commesso. Il destino di Sonetàula si intreccia con quello di Maddalena, cresciuta in casa, sempre amata, e di un altro ragazzo, Giuseppino, che ha fatto una scelta diversa allontanandosi dal richiamo della tradizione (Venerdì 16 ottobre – ore 15.00 – Cinema PORTOastra).

• “Bellas Mariposas“, tratto dall’omonimo racconto postumo di Sergio Atzeni è il suo quarto lungometraggio.

Vive alla periferia di Cagliari, ma vorrebbe fuggire: sogna di fare la cantante, non vuole finire come sua sorella Mandarina, rimasta incinta a tredici anni, o come Samantha, la ragazza oggetto del quartiere. Solo Gigi, un vicino di casa, merita il suo amore. Ma oggi, 3 agosto, la vita di Gigi è in pericolo: Tonio, uno dei fratelli di Cate, vuole ucciderlo. Intanto Cate trascorre con Luna, la sua migliore amica, il giorno più lungo della loro vita, tra il quartiere, il mare e le strade del centro. Quando scende la sera, tutto sembra perduto, ma dal nulla compare una bellissima donna: la coga Aleni, una strega che può leggere il futuro delle persone (Venerdì 16 ottobre  – ore 20.30 – Cinema PORTOastra).

• “Tajabone”, presentato alla 67° Mostra del Cinema di Venezia.

Otto compagni di scuola si ritrovano fianco a fianco ogni mattina pur vivendo esperienze molto diverse. C’è Kadim, ragazzo senegalese alle prese con un padre assente e tanti problemi economici. A qualche banco di distanza da Kadim siede Noemi, ragazza sovrappeso che tenta di conquistare il belloccio del quartiere costruendosi un’identità fittizia su Internet. Tra le mura della scuola nasce invece l’amore tra Munira e Brendon. La loro storia viene ostacolata dal padre di lei che gli impedisce di vedersi nel campo Rom in cui vivono. Con l’aiuto dei rispettivi fratelli maggiori i due organizzeranno una fuga che li porterà lontano da genitori e amici. Anche Andrea vorrebbe scappare dalle continue minacce e prepotenze delle compagne di classe, gelose per la sua storia con Antonio. Ma il tempo le renderà giustizia e, almeno nella pellicola, il bullismo verrà punito. Jonathan marina spesso la scuola con l’amico Alberto. Ma quando quest’ultimo si fidanza con Vanessa, i due si perdono di vista. ( Sabato 17 ottobre – ore 14.30 – Cinema PORTOastra).

• “Ballo a tre passi“, premiato alla Settimana Internazionale della Critica alla 60°Mostra del Cinema di Venezia con il David di Donatello per il miglior regista esordiente.

Andrea e i suoi amici stanno correndo verso il mare, lungo la strada che li porta alla spiaggia i bambini incontrano Michele che col suo gregge comincia a transumare verso la montagna alla ricerca di nuovi pascoli. Per tutta l’estate Michele ripara in una piccola baracca di fortuna, ogni sera munge il suo gregge e la mattina seguente prepara il formaggio. Soltanto qualche volta scende a valle per portare a Massimo, un amico toscano che gestisce un bar, un po’ del suo formaggio. (Sabato 17 ottobre  – ore 17.45 – Cinema PORTOastra)

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