di Giorgio Ignazio Onano
Nonostante le difficoltà originate dall’attuale crisi economica, vi sono giovani che non si arrendono e con tenacia fanno emergere le proprie qualità al di fuori dei propri confini territoriali. Come Paride Peddio, giovane organettista desulese di 24 anni, nipote del celebre “Bengasi”, al secolo Salvatore Peddio, storico pilastro dell’organetto in Sardegna. Nonostante la giovane età non ci troviamo davanti ad un principiante, come dimostrano i numerosi successi personali dal 1997 ad oggi. Tra questi, il primo premio nella manifestazione “Nuoro per l’arte” (1998), la medaglia d’oro come “Maestro del folklore” (2000), il primo premio al festivalRockamicizia (2005), ottenuto ex aequo col cantante Valerio Scanu, vincitore di Sanremo 2010. Altrettanto numerose sono le esibizioni nelle piazze sarde, ma anche nella penisola e all’estero. Particolarmente significativo il recente approdo ad Expo 2015, durante la settimana dedicata alla promozione delle eccellenze della nostra regione.
“Una bellissima esperienza formativa, che non capita tutti i giorni – spiega Paride Peddio – Grazie all’associazione Brincamus, sia io che altri artisti sardi, abbiamo avuto la possibilità di esibirci per quattro giorni all’interno della settimana dedicata alla nostra regione. Portare i suoni della nostra terra in una simile manifestazione è stato un grande onore. La nostra musica è stata apprezzata dai turisti di varie nazionalità, che non si sono sottratti dal provare qualche passo di ballo sardo. Expo oltre ad essere un’importante vetrina è stato un modo per conoscere da vicino nuove culture ed apprezzare gli usi e i costumi di queste.”
Come è nata la tua passione per l’organetto diatonico? “Si è sviluppata all’età di quattro anni, quando mio nonno mi regalò il primo organetto e mi insegnò i primi passi di quest’arte. Se oggi sono diventato un organettista lo devo a lui e ai suoi preziosi consigli”.
Come ricordi il momento della tua prima esibizione? “Fu una grande emozione. Avevo sei anni e mi esibivo a Nuoro durante la Rassegna dell’Organetto. Alla fine della manifestazione vinsi il primo premio e fu per me un grandissimo risultato”.
I numerosi premi ottenuti in questi anni sono la dimostrazione del tuo grande talento. Qual è il segreto del tuo successo? “Il segreto sta tutto nell’allenamento, ma anche in una continua dedizione e nella passione. Per un organettista è fondamentale il rapporto con il pubblico. In ogni luogo in cui ti esibisca, devi infatti comprendere che tipo di ballo la gente predilige rispetto ad un altro. Per questo motivo è importante saper suonare tutti i balli della tradizione folkloristica sarda”.
Cosa consigli ai giovani che fanno fatica a realizzare i propri sogni? “I sogni non vanno mai dimenticati. Bisogna seguirli e crederci fino in fondo anche se la strada spesso è colma di ostacoli. Durante il mio percorso formativo, anch’io, mi sono trovato ad affrontare dei momenti duri ma ho sempre avuto la forza di rialzarmi e battermi per ciò che amo”.
Quali sono i progetti futuri? “Per prima cosa, crescere artisticamente e migliorarmi giorno dopo giorno. Il mio obiettivo è far sempre meglio all’interno del panorama folkloristico. Mi sto adoperando per imparare a suonare anche altri strumenti come la fisarmonica e la chitarra al fine di diventare un musicista completo”. http://www.admaioramedia.it/