Tra i film proposti da CinemAmbiente, il più importante festival cinematografico d’Europa dedicato a temi ambientali, spicca “L’aria di Elmas” del regista Massimiliano Mazzotta.
Dopo il documentario – denuncia “Oil“, che aveva portato alla luce con efficacia la vicenda del polo petrolchimico della Saras evidenziandone il drammatico impatto ambientale sul territorio e sulla popolazione di Sarroch, Massimiliano Mazzotta ha puntato la propria telecamera sull’aeroporto “Mario Mameli” di Elmas.
“L’aria di Elmas ” è un documentario – inchiesta sulle condizioni dell’aria nel centro alle porte di Cagliari, sul rapporto quotidiano tra la popolazione e il rumore del passaggio quotidiano degli aerei e infine sugli affari connessi al piano di espansione dello scalo aereo.
É un film scomodo, quello di Mazzotta, perché apre uno squarcio su una vicenda che ha per protagonisti noti uomini politici, amministratori pubblici e imprenditori privati.
“L’aria di Elmas ” è stato prodotto dall’Associazione Culturale LIFE AFTER OIL con il sostegno della Fondazione Sardegna Film Commission e del Comune di Elmas.
Sinossi.
L’aeroporto di Cagliari è stato riconosciuto come uno degli 11 aeroporti strategici nazionali e pertanto l’ ENAC ha avviato un nuovo PSA (Piano di sviluppo aeroportuale) per allargare il nuovo aeroporto e assorbire circa 200 ettari dell’ex demanio militare.
Nel 2009 la Sogaer (Società di gestione dell’aeroporto di Cagliari-Elmas) stipula
un preliminare d’acquisto dei terreni adiacenti la chiesetta di Santa Caterina per circa 15 ettari, ma l’atto non viene trascritto.
La popolazione di Elmas è legata a quella chiesetta sin dall’anno 1000, quando si insediarono i Monaci Vittorini di Marsiglia.
Nel 2010 entra in campo Massimo Cellino che riesce, con il supporto del Comune di Elmas e di tutti gli enti competenti, ad acquistare i terreni con l’intenzione di costruire il nuovo stadio del Cagliari, terreni sui quali l’ENAC ha previsto per il nuovo Piano di sviluppo aeroportuale un parcheggio per i vip.
Inizia così un battaglia giudiziaria tra ENAC e SOGAER da una parte e il comune di Elmas e il Cagliari Calcio dall’altra.
Lo Stato e la Regione intrecciano rapporti con la complicità dell’imprenditoria cagliaritana, senza considerare la popolazione che vive con gli aerei che sorvolano le case di Giliacquas a 70m dai tetti e a 500m dalla testata pista.
Il regista Massimiliano Mazzotta, nato in Puglia, è un sardo di elezione.
Da sempre i suoi interessi sono rivolti alla fotografia.
A 18 anni inizia a collaborare con fotografi affermati nella moda e della pubblicità, attività che gli permette di viaggiare e di realizzare reportage fotografici in tutto il mondo: New York, Los Angeles, Londra, Parigi, Francoforte, Amsterdam, India, Sud Africa, Indonesia, Giamaica, Repubblica Dominicana, Corea del Sud, Giappone.
Negli anni a seguire, con l’esperienza acquisita, passa all’attività di fotografo professionista, realizzando campagne pubblicitarie e cataloghi.
La sua passione per il reportage fotografico lo ha portato a sviluppare brevi storie riprese con video camera digitale.
Passa quindi alla regia con coraggiose opere di inchiesta e denuncia.
Con “Oil”, il suo primo lungometraggio egli svolge un’indagine relativa all’impianto della Saras di Macchiareddu nei pressi di Cagliari. L’inchiesta verte principalmente sulla sicurezza sul lavoro e su problemi legati all’ambiente.
Il lungometraggio ha vinto numerosi premi tra cui CinemAmbiente 2009 come miglior documentario italiano.
Dal 2014 Massimiliano Mazzotta è direttore artistico di LIFE AFTER OIL International Film Festival.
“L’aria di Elmas ” è proposto nella Sezione Panorama Italia di CinemAmbiente di Torino. Sarà proiettato il 7 ottobre alle ore 21:00 a Torino presso la Sala Poli del Centro Studi Sereno Regis, Via Giuseppe Garibaldi, 13. (Tel. 011532824) alla presenza del regista
L’ingresso è libero nel limite della disponibilità dei posti in sala.