Il Regolamento dell’Istituto Alberghiero di Arzachena prevede che gli alunni evitino di portare piercing, orecchini ed altri orpelli che non rappresentino un abbigliamento consono e adeguato all’istituzione scolastica e, soprattutto, non garantiscano l’igiene personale e la salvaguardia di ambienti salubri. Si può discutere su una norma forse esageratamente restrittiva, ma che è stata approvata dal Consiglio di Istituto e, come tale, va rispettata.
Qualche giorno fa un alunno, infrangendo quella disposizione, pretendeva di entrare a scuola coi suoi piercing ma è stato allontanato costringendo il Dirigente a ricorrere alle forze dell’ordine per far rispettare la norma deliberata.
Il padre dell’alunno, evidentemente convocato anch’egli per fronteggiare la situazione problematica, trovando incomprensibile quel divieto, si è schierato in maniera netta col ragazzo
I genitori che, avvalorando la ribellione del figlio, ne hanno giustificato l’infrazione delle regole affinché il pargolo diciottenne avesse accesso all’edificio hanno optato, fra tutti quelli che avevano a disposizione, per il gesto più diseducativo.
L’eco mediatica della vicenda sembra dare ragione al ragazzo e ai genitori, anziché ad una scuola che stabilisce regole e adeguate sanzioni per la loro violazione.
Sterili ribellioni verranno sdoganate e tanti altri alunni si sentiranno autorizzati a sgangherare norme già stabilite, dove il problema non risiede nell’uso o non uso del piercing, bensì nel mancato rispetto di una norma e nel diritto di fregarsene.
I genitori dello studente dimenticano che a scuola nuovi alunni arriveranno e molti andranno via… ma quel figlio, convinto che le norme non vadano rispettate ma cambiate a suo piacimento, se lo dovranno tenere per tutta la vita.
Domani, probabilmente, infrangerà anche quelle decise da loro.
Mamma e papà non rammaricatevi: gliel’avete insegnato voi.
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Non sempre sono i nonni a educare male i loro nipoti,ma molte volte come in questo caso sono gli stessi genitori……