CERAMISTA, SCULTORE, FABBRO E ARTISTA DEL LEGNO: A SERRRAMANNA LE ARTI DI GIUSEPPE MARRAS

Giuseppe Marras


di Sara Mascia

Oggi mi apre il cancello della sua casa  di Serramanna, Giuseppe Marras, nato a San Gavino, ceramista, scultore, fabbro e artista del legno. E’ un bel vedere… un bel giardino con tante piante della macchia mediterranea e altre rare,un ruscello da lui creato con tre massi che simboleggiano la sua famiglia, lui,sua moglie Elsa e suo figlio Luca. Mentre parliamo, poi, scopro che tutta la sua casa, compreso il bed and breakfast del piano di sopra, è stata da lui “creata”. Sono fatti da lui gli infissi, i mobili, i lampadari e naturalmente i soprammobili in ceramica, ferro e legno. Anche la piscina sul retro, ispirata a Gaudì e che simboleggia i 4 elementi (terra, fuoco, aria e acqua), l’ha fatta Giuseppe.

So che sei appena tornato da Porto Cervo, ti piace viaggiare? A Porto Cervo ho aperto un atelier di recente, si in generale amo viaggiare, in Italia e all’estero, in Spagna, a Barcellona e Madrid e in Francia.Mi piace visitare i siti d’arte per trarre ispirazione dai lavori degli altri. Penso che ogni artista veda il mondo e l’arte da una diversa prospettiva, quindi la collaborazione ci arricchisce a vicenda. Un progetto ha bisogno di tanta energia e avendo gli stessi ideali si è in grado di svilupparlo alla sua massima potenzialità. Questo è per me uno stile di vita, un “modus vivendi”.

Attualmente con chi collabori? Sto collaborando con Mario Rizzoli di Sassari,gastronomo e con l’Atelier Prestige di Pasqualina Bianco di Olbia. Con loro sto implementando anche vari progetti per questa estate. Per l’Atelier Prestige ho creato il bustino di un abito ispirato ad Eleonora d’Arborea, che unisce stoffa e ceramica. La nostra collaborazione è iniziata a Porto Cervo, da un’esposizione nella quale c’era una mia lampada che le è piaciuta tanto. Pasqualina aveva in preparazione una sfilata e ha voluto la mia creazione del bustino. Credo che ogni cosa che accade, non avvenga per caso, ma segua una sua precisa “legge di attrazione”. Il bustino ha avuto molto successo, ce ne hanno ordinati altri 3, e noi creeremo una collezione completa fondendo ceramica e tessuto. Penso che tutti i materiali si possano completare a vicenda. Anche per il mio amico gastronomo sto creando dei servizi da tavola da buffet,ispirati alla natura, ai fondali marini. Fondere vista,olfatto,gusto e tatto, mi ispira e mi piace tantissimo. Anche Mario è un artista del gusto perché sta creando delle caramelle al vino, dei dolci all’olio d’oliva… infatti quando assaggio le sue creazioni lo ringrazio sempre, perché il suo creare è un donare col cuore. Penso che in generale, ma sopratutto per noi artisti,sia importante il cuore in quello che facciamo, è ciò che ci dà una marcia in più e la gioia di creare. La  ceramica è una materia plastica, molto bella da lavorare,ma ogni materiale ha le sue caratteristiche, amo lavorare anche il ferro, il vetro, il legno, tutto ciò che è naturale.

Giuseppe, qual è il tuo percorso professionale? Ho cercato “lo studio della vita” perché sono molto curioso e ho sperimentato tanto avendo molta manualità. Dai 16 anni ho lavorato nella bottega del fabbro,imparando l’arte della forgiatura per la quale sono necessari il fuoco e la forza. Li era molto importante ascoltare il suono del ferro perché in base a questo capivo come lavorarlo,mentre il colore più o meno intenso mi indicava la quantità di carbonio. Sin da piccolo ero però attratto dalla ceramica, infatti a 7 anni andai con mio padre a s’enna e s’arca, una località marina dove c’è una piccola cava di argilla molto particolare, color acquamarina. Ne presi un po’ e una volta a casa la modellai in piccoli oggetti… e feci persino il fuoco per cuocerli. Lo feci d’istinto,quindi è qualcosa d’innato in me. Nella ceramica sono presenti i 4 elementi terra, fuoco,aria e acqua e il loro fulcro è l’uomo che la modella e la crea. Sono affascinato dalla melodia che produce la ceramica…è per me una musica. Appena sforno un oggetto per prima cosa ascolto il suo suono. Mi dice molte cose,se l’oggetto è ben riuscito e che energia sono riuscito a trasmettergli. E’ importante donare l’oggetto al suo giusto destinatario, altrimenti questo perde energia e non suona più. Mi è accaduto da poco con una ciotola che aveva un suono cristallino,ma dopo averla donata a un amico,mi sono accorto che non suona più,è muta…Ho in progetto uno strumento musicale che ho sognato e udito suonare,a forma di testa di toro e molto particolare perché fatto di vari elementi,il corpo in ceramica e con corda,legno e ferro. Penso che noi artisti abbiamo una sensitività particolare,sentiamo le vibrazioni,io ad esempio sento il bisogno di meditare e in alcuni luoghi sento l’energia e mi si rizzano i capelli. Anche quando ho visitato Mont Saint Michel in Francia ,ho sentito molto forte questa sensazione. Nella cappella c’erano dei frati in bianco (tra i quali una donna)e io mi sono “dovuto” inchinare davanti a loro e raccogliermi in meditazione. Per 7 anni mi sono dedicato a costruire il mio B&B,il mio nido e il mio habitat. Una volta terminato il mio lavoro l’arte mi ha “richiamato”. E’ accaduto in occasione di un memorial dedicato a un mio caro amico venuto a mancare in giovane età. Con altri amici abbiamo creato degli smile da appendere in un fortino a San Gavino.

Secondo te cosa manca in Sardegna a livello artistico? Mi ispiro a Leonardo da Vinci, quindi vorrei qui ricreare l’”antica bottega dell’arte” perché le arti e i mestieri antichi vanno riscoperti e sviluppati. Potremmo prendere a “bottega”dei giovani e insegnargli la nostra arte ed esperienza,in modo che questa ricchezza non vada perduta. Penso che siamo maestri,insegnanti e allievi allo stesso tempo perché nell’arte c’è sempre da imparare.

Vedi di più su: www.giuseppemarrasart.eu

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2 commenti

  1. Un pò mi imbarazzo ancora quando mi si dice “Artista”. Ma grazie a chi ha creduto in quello che esprimo con le creazioni .

  2. Veramente un professionista dell’arte e della manualità degna dei grandi mastri di un tempo

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