di Roberto Collu
Francesca Pibi è una giovane modella di Terralba con dei progetti ambiziosi. Ragazza estroversa e disinvolta, 22 enne, alta 178 cm, dopo la maturità scientifica frequenta attualmente la Facoltà di Ingegneria di Cagliari – Corso di Laurea in Ingegneria Civile.
In questa intervista si racconta e ci svela i suoi sogni e le sue ambizioni. «Avevo 16 anni quando ho calcato la mia prima passerella grazie alla mia parrucchiera di fiducia, Rosalba Perra, che mi aveva proposto un giorno da modella in un evento da lei promosso nel mio paese natale, Terralba. Pensavo che non ci sarebbe stato un seguito. Ero completamente inesperta, non avevo mai indossato i tacchi prima, poiché la mia altezza era più che sufficiente (già 174 cm) e non avevo confidenza con il palcoscenico, non mi piaceva mettermi in mostra, anzi, ero molto timida e non mi sentivo all’altezza. L’ansia mi divorava dietro le quinte. Ma non appena uscii in passerella, tutte le mie paure svanirono e lasciarono spazio alla serenità: è in quel preciso istante che capì che sfilare per me era qualcosa di naturale, avevo scoperto una nuova parte di me, più sicura e disinvolta».
Sei soddisfatta di questa tua esperienza? «Devo moltissimo alla lungimiranza di Rosalba, con la quale continuo a collaborare nei suoi brillanti progetti. È proprio in questo contesto che conobbi un altro amico a cui devo tantissimo, Andrea Petucco, Luxury Personal Beauty Coach, che mi ha spinta a partecipare al concorso di Miss Italia con Michela Giangrasso. Era il 2012, ero matricola in Ingegneria, primo anno da studente fuorisede, un anno pieno di cambiamenti. E così iniziai la mia grande avventura a Miss Italia. Non avevo nessuna aspettativa, tant’è vero che partecipai all’ultima selezione provinciale disponibile, perché ho sempre voluto dare precedenza alla mia carriera universitaria. Non potevo immaginare di vincere all’ultima occasione, era pura utopia. Invece, Matteo Bruni pronunciò proprio il mio numero (lo ricordo ancora, era il 20). Vinsi la fascia di Miss Eleganza che mi fece accedere di diritto alle finali regionali, nelle quali vinsi la fascia di Miss Sorriso Fiat Sardegna che mi portò alla finale di Miss Sardegna, classificandomi tra le prime sei, e alle semifinali nazionali a Montecatini Terme. Miss Italia per me era qualcosa di irraggiungibile, di lontano dalla mia terra e dalla mia vita quotidiana, ed è quindi facile pensare allo stupore che provai quando diventai una delle 101 finaliste nazionali, il 26 agosto 2012 nel Teatro Verdi di Montecatini. In quel momento, posso dire di aver provato pura felicità. Ero semplicemente felice. Non potevo volere di più».
Oltre alla moda hai altri interessi? «Ho troppi interessi! Sono sempre stata affamata di cultura, arte, ambiente, salute, sport… mi son sempre definita una bambina molto curiosa. La curiosità mi ha portata a voler imparare sempre cose nuove, sempre di più, incessantemente».
Ti piacerebbe un giorno entrare nel mondo dello spettacolo? «Il mondo dello spettacolo è il miraggio di un’oasi nel deserto per chiunque. Io sono sempre stata una persona razionale e credo che il mio futuro sarà nel campo ingegneristico. Voglio però rifarmi alla nota frase di Andy Warhol, che fu anche nelle tracce del mio esame di maturità: “Nel futuro ognuno sarà famoso per 15 minuti”. Con Miss Italia ho davvero avverato questa profezia, ho vissuto appieno ogni sfumatura di questo mondo e mi porterò nel cuore questa esperienza per tutta la vita. Ma esser famosi non vuol dire solo entrare nel mondo dello spettacolo. Si può esser famosi per le opere che si compiono nella propria vita, per un segno speciale che possiamo lasciare al prossimo. Io mi auguro questo».
Parlaci dei tuoi progetti per il futuro.. «Voglio realizzarmi nella mia vita, voglio esser una donna indipendente e capace nel suo lavoro. Sto mettendo anima e corpo nel conseguimento della mia prossima laurea in Ingegneria e subito dopo mi iscriverò alla Laurea Magistrale. Un desiderio è quello di viaggiare, vorrei visitare almeno una località di ogni continente e conoscere bene l’Italia. Per il resto, voglio vivere la mia vita a colori: ogni nuova esperienza, creativa, positiva e magari con un pizzico di sana follia, la accolgo con entusiasmo perché mi arricchisce la mente di belle emozioni. Sono quelle sensazioni che in futuro rivivrò sotto forma di bei ricordi, che disegneranno un sorriso sul mio volto».
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