di Bruno Culeddu
Il nuorese Stefano Campus ha vinto il David di Donatello 2015 quale miglior fonico in presa diretta per ”Anime Nere” di Francesco Munzi. La cerimonia di premiazione si è svolta venerdì 12 giugno al Teatro Olimpico di Roma con la conduzione di Tullio Solenghi. La manifestazione, trasmessa in televisione su Rai 1, è stata preceduta nel pomeriggio dalla cerimonia di presentazione dei candidati svoltasi al Palazzo del Quirinale alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Ha aperto gli interventi Gian Luigi Rondi, Presidente dell’Accademia del Cinema Italiano – Premi “David di Donatello”, il maestro Nicola Piovani, in rappresentanza del Cinema italiano, e Dario Franceschini, Ministro per i Beni e le Attività Culturali. “Il cinema è cultura. Ha dato molto alla crescita e all’identità del nostro Paese e molto continuerà a darlo nel futuro”, con queste parole il Capo dello Stato si è rivolto agli esponenti della cultura, dell’arte, dello spettacolo, dell’industria e a tutte le personalità rappresentative della società italiana intervenute al Quirinale. Approfittando della presenza di Quentin Tarantino, il presidente della Repubblica ha anche detto: “Uscire dalla crisi non è facile. Signor Tarantino anche se lei ci prestasse il suo mister Wolf, neppure lui riuscirebbe da solo a risolvere tutti i problemi”.Il celebre regista è stato poi l’ospite di spicco della serata di premiazione. Quentin Tarantino, vestito all black, ha ritirato dalle mani di Ennio Morricone due premi: per “Pulp Fiction”, miglior film straniero 1995, e per “Django Unchained”, miglior film straniero 2013. Alla 29esima edizione dei David di Donatello ha trionfato il film “Anime nere”. La pellicola di Francesco Munzi si è aggiudicata nove statuette: miglior film; miglior regista (Francesco Munzi); migliore produttore (Cinemaundici e Babe Films con Rai Cinema); migliore sceneggiatura (Francesco Munzi, Fabrizio Ruggirello e Maurizio Braucci); migliore musicista (Giuliano Taviani); migliore canzone originale (“Anime nere” interpretata da Massimo De Lorenzo, musica e testi di Giuliano Taviani); migliore fonico di presa diretta (Stefano Campus); miglior montatore (Cristiano Travaglioli); migliore autore della fotografia (Vladan Radovic). Quattro statuette sono andate a “Il giovane favoloso” di Mario Martone: miglior attore protagonista (Elio Germano); migliore acconciatore (Aldo Signoretti e Alberta Giuliani); miglior scenografo (Giancarlo Muselli); migliore costumista (Ursula Patzak). Per “Mia madre” di Nanni Moretti sono state premiate Margherita Buy come migliore attrice protagonista e Giulia Lazzarini come migliore attrice non protagonista. Miglior attore non protagonista è stato considerato Carlo Buccirosso per il film “Noi e la Giulia” di Edoardo Leo. Due statuette sono state aggiudicate a “Il ragazzo invisibile”: miglior trucco (Maurizio Fazzini) e migliori effetti digitali (Visualogie). Edoardo Falcone è stato premiato quale miglior regista esordiente per “Se Dio vuole”. Il Premio per il Miglior film della Comunità Europea è andato a “La teoria del tutto”, mentre per la categoria di Miglior film straniero 2015 ha vinto “Birdman”. A consegnare l’ambita statuetta a Stefano Campus è stato chiamato l’attore Paolo Briguglia. Un emozionatissimo Stefano Campus ha dichiarato: ” Saluto la famiglia. Condivido il premio con tutta la meravigliosa troupe di “Anime nere”. Ringrazio Francesco Munzi che mi ha coinvolto. Dedico questo premio ai giovani allievi del Centro Sperimentale”. Il fonico nuorese è infatti docente di Riferimento del corso di Tecnica del Suono presso il Centro Sperimentale di Cinematografia National Film School di Roma. Per Campus, il David di Donatello giunge a coronamento di un ragguardevole percorso artistico. Conseguito il diploma in Tecnica del Suono al Centro Sperimentale di Cinematografia, Campus ha curato il suono di numerosi film, fra cui: “La mia Classe” di Daniele Gaglianone, “19e72” di Sergio Basso, “Non lo so ancora” di Fabiana Sargentini, “Cavalli” di Michele Rho, “Notizie degli Scavi” di Emilio Greco, “Moana” di Alfredo Peyretti, “So che c’è un uomo” di Gianclaudio Cappai, “Il Resto della Notte” di Francesco Munzi, “Fascisti su Marte” di Corrado Guzzanti, The Making of the Mission” di David Naylor, “Rielo – Poeta de Dios” di Catherine McGilvray, Rosso come il cielo di Cristiano Bortone, “Bambini” di Gianluca Arcopinto, “I Cinghiali di Portici” di Diego Olivares, “Palabras” e “Occidente” di Corso Salani, “Sangue Vivo” di Edoardo Winspeare, “Giravolte” di Carola Spadoni, “Il Corpo dell’anima” di Salvatore Piscicelli, “Giro di Lune tra Terra e Mare” di Giuseppe M. Gaudino, “Gli Spiriti delle Mille Colline” di Isabella Sandri, “La Missione” di Maurizio Zaccaro, “Costanza” di Gianluigi Calderone e “Magia Verde”, film RAI TV . Da segnalare inoltre che Stefano Campus:
– nel 2011 si è guadagnato la candidatura Ciak d’oro Migliore Sonoro in Presa Diretta con “I Primi della Lista” di Roan Johnson;
– nel 2007 è stato candidato al Nastro d’Argento Miglior Presa Diretta per “Sonetaula” di Salvatore Mereu;
– nel 2003, con “Saimir” di Francesco Munzi, è stato incluso tra i candidati a ricevere il Nastro d’argento per la Miglior Presa Diretta.
Il prossimo appuntamento col cinema è il 27 giugno per la 61^ edizione di Taormina FilmFest. Sono in corsa per i Nastri d’argento Paolo Fresu per la colonna sonora di “Torneranno i prati” di Ermanno Olmi ed il cagliaritano Alessandro Lai per i costumi di “Latin lover” di Cristina Comencini.