“ORA TE LO RACCONTO”: LE PAROLE DI FRANCESCHINA LODDO, 71ENNE DI OROSEI

Franceschina Loddo


di Tommaso Esca

Questo bel racconto romanzato l’ha scritto Franceschina Loddo, una bella giovane di 71 anni. Nata ad Orosei da una numerosa famiglia, vedova da anni e nonna orgogliosa. E’ Figlia di ziu Totore e zia Potoi, che sono venuti a mancare tanti anni fa. Sempre con un bel sorriso ed una parlata calma, trasmette serenità ed armonia.  Parla e scrive in lingua sarda baroniese. E’ la sua lingua di nascita, di gioventù e oggi di donna adulta. Ha frequentato le scuole elementari e conseguito il diploma di scuola media solo qualche anno fa a 64 anni.  Non si è, però, mai persa d’animo spinta dalla voglia di migliorarsi e crescere culturalmente. Con l’idea fissa di spulciare le parole in sardo, oggi ci lascia un bel regalo a tutta la comunità.  Con i sani sentimenti di Franceschina, come ci ha ricordato il Sindaco di Orosei Franco Mula, è stata capace e brava nel metterli in poesie e racconti che trasmettono ricchezza d’animo ed una grande fede in Dio.Il libro è stato stampato dalla Casa Editrice Kimerik di Patti (Messina) ed è stato tradotto in italiano dalla Prof.ssa Maddalena Cabras. La scrittrice, la ringrazia particolarmente per aver dedicato tempo,impegno e disponibilità alla traduzione. Purtroppo, in fase di stampa, c’è stata  un’involontaria dimenticanza che non la cita nel libro. Per la presentazione ufficiale alla Comunità di Orosei ed i paesi della Valle del Cedrino e non solo, la sala consiliare del Comune di Orosei, anche se grande ,non è bastata a contenere le centinaia di persone intervenute per l’evento culturale. L’Assessore ai servizi sociali Silvia Dessena e alla cultura Daniela Contu, hanno voluto ringraziare l’autrice per il suo romanzo, che è una ricchezza di nostalgici ricordi. Questo racconto romanzato ci permette di avere presenti numerosi scene e avvenimenti che avevamo oramai dimenticato e lasciato dietro di noi. Dai racconti della nonna materna, l’autrice ci parla di due famiglie del luogo, che tra la fine dell’ottocento e la metà del novecento si sono aiutate con affetto e spirito di amicizia;una è benestante e senza figli e l’altra povera ma con tanti figli. Le due famiglie si aiutavano vicendevolmente come consanguinei, nonostante fossero circondati da parenti ingordi e gelosi.  Franceschina parla della nostra terra, la Sardegna come la cosa più bella che un occhio umano abbia mai visto.  Questo libro non deve mancare dalla vostra libreria perchè serve per arricchire le nostre conoscenze ed ancor più quella dei giovani perchè nell’abbondanza e nella pace che stiamo godendo da 70 anni, stiamo rischiando di cancellare il ricordo del nostro passato e dei nostri avi.  La nipote Prof,ssa Franca Loddo ci ha ricordato i numerosi riconoscimenti e premi di poesie e racconti della nostra poetessa. Alla domanda se avesse pronta qualche altra novità letteraria ha risposto: “Per adesso non se ne parla , con il passare del tempo”appo a temporare”. Il Prof. Alfonso Carrabs, oroseino d’adozione, ha elogiato l’opera di Franceschina, che ricordando con nostalgia, dà valore alla lingua sarda e sottolinea che la vita è un viaggio che segna il tempo che passa e che racchiude i migliori anni della nostra esistenza, guardando un po’ indietro ed un po’ avanti. Salvatore Nanni, poeta oroseino e cagliaritano d’adozione, ha ringraziato la scrittrice per aver scritto in lingua sarda baroniese, la voce dell’anima, di quando Orosei e dintorni erano poveri e solidali.  Martino Corimbi, studioso di lingua sarda, ha letto alcune pagine del libro e poesie di Salvatore Carrone, Angelino Nanni e Totore Cherchi, poeti oroseini che ci hanno lasciato da poco tempo. Il tenore Antoni Milia ed il gruppo Etno musicale di GG.Rosu-P.P.Piredda, Angelo e Patrizio Mura hanno allietato con maestria e bravura la serata. Se Dio vuole e Franceschina……in breve tempo potremo aspettarci delle piacevoli novità. 

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Un commento

  1. Vincenzo Falchi fotoreporter

    Ho avuto l’onore di conoscere personalmente Franceschina Loddo durante un recente breve soggiorno alle Terme Aurora di Benetutti. Ci scambiavamo i saluti di rito in piscina oppure a pranzo o colazione: "buongiorno, come va, buona colazione….".
    Alcune volte si è immersa nella piscina coperta per godere dei benefici delle acque. L’incontravo, con un’altra signora agè, sul pianerottolo d’ingresso al termine della ampia scala d’accesso alla struttura dove ci si riuniva in tre-quattro persone per chiacchierare del più e del meno. Ho avuto l’occasione di raccontare a Franceschina alcune vicende della mia travagliata esistenza. Ha dimostrato molte attenzioni nei riguardi della mia salute (cammino con due bastoni) e del mio incedere malfermo sulle gambe ed alcune volte si è offerta spontaneamente di servirmi un caffè. Si univa spesso alle conversazioni suor Myriam, una simpatica siciliana che vive a Cagliari. Ho avuto il piacere di condurle a Benetutti per far conoscere loro (Suor Myriam,Franceschina Loddo e la sua amica) i dipinti del Maestro di Ozieri ed ascoltare la Santa Messa. Posso affermare che Franceschina mi ha fatto ottima impressione, la voce pacata ma ferma, riservata ma attenta a porgermi il suo aiuto nei momenti di dolore e difficoltà. Mi ha invitato a cercare su internet notizie del premio letterario Galtellì, ma sul sito del comune di Galtellì non hanno aggiornato l’anno corrente e si sono fermati al 2015. Ora appendo con piacere che è finalista, per la sezione in lingua sarda, di tale prestigioso Premio Letterario e voglio farle i miei sinceri auguri per la vittoria finale del 23-25 giugno corrente. Ciao Franceschina Loddo in bocca al lupo con un abbraccio.

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