IN AMERICA SI CANTAVA ITALIANO: UN ARCHIVIO E UN LIBRO RIVELANO GUSTI MUSICALI, TENDENZE STILISTICHE E PROBLEMATICHE SOCIO-CULTURALI DELLA COMUNITA’ ITALO-AMERICANA NEL PRIMO 900 STATUNITENSE


di Giovanna Santoru

Autrice ne è la ricercatrice Giuliana Fugazzotto, proprietaria dell’omonimo Archivio, protagonista di una conferenza giovedì 16 aprile alla Biblioteca “Dante Alighieri”  della Facoltà di studi umanistici di Cagliari

Lei è una etnomusicologa di fama nazionale, la sua collezione musicale è tra le più autorevoli e prestigiose al mondo. Giuliana Fugazzotto e il suo prezioso archivio di 78 giri risuonano tra le pagine dell’opera “Ethnic Italian Records”: un volume-reportage che, attraverso l’analisi di 3 mila documenti sonori, delinea per la prima volta i gusti musicali, le tendenze stilistiche e le problematiche socio-culturali della comunità italo-americana nel Primo Novecento, documentando il processo di contaminazione e fusione dei repertori tradizionali nostrani a contatto con la cultura a stelle e strisce.

L’opera, vincitrice del Premio Etnographica bandito dalla Biblioteca di Sardegna e appena pubblicata dall’Editoriale Documenta, sarà presentata in prima nazionale giovedì 16 aprile alle ore 17 presso la Biblioteca “Dante Alighieri” della Facoltà di studi umanistici di Cagliari, con introduzione affidata al professor Ignazio Macchiarella.

Siciliana, già docente di Etnomusicologia presso l’Università di Udine-Gorizia e di Informatica musicale presso l’Università di Bologna, Giuliana Fugazzotto è fin dagli anni Novanta protagonista di lavori pionieristici di analisi etnomusicale con l’uso di tecnologie informatiche. Competenze che le hanno recentemente consentito, nell’ambito di un ambizioso progetto europeo di recupero di materiale sonoro, di digitalizzare e rendere finalmente fruibile al largo pubblico un corpus di migliaia di dischi a 78 giri della tradizione musicale popolare e popolaresca italiana prodotti oltreoceano. Testimonianze spesso misconosciute, se non ignorate, che costituiscono tuttavia uno straordinario patrimonio di valenza non solo musicale, ma anche sociale ed etnografica. Una lacuna a cui la ricercatrice Giuliana Fugazzotto ha posto oggi rimedio, studiando, catalogando, analizzando e digitalizzando i contenuti musicali di una collezione che, un secolo dopo, riconquista gli onori della scena nazionale e internazionale.

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