Il 29 Marzo 2015, Domenica delle Palme, rimarrà nei ricordi dei sardi emigrati in Queensland che hanno assistito al grande evento culturale dello spettacolo del Coro di Neoneli e del Maestro Orlando Mascia accompagnato dal figlio Eliseo.
L’emozione di quelle note é ancora nell’aria, il suono delle launeddas ha dato battito al cuore che pompa orgoglio sardo. L’oggi ha abbracciato il passato creando nuove memorie per il domani.
L’evento culturale tenutosi a Brisbane – capoluogo del Queensland, nell’estremo Est dell’Austalia- si é sposato bene con le radici di questa terra in cui gli Aborigeni cantavano, suonavano e danzavano per raccontare di storie, luoghi e legende. Tonino Cau, autore del libro Zuighes, ha narrato la storia dei Giudicati della Sardegna in maniera unica e originale permettendo ai presenti di viaggiare nel tempo attraverso 6400 versi. Una storia che nel DNA appartiene a tutti i sardi emigrati o nati in terra australis.
Grazie al progetto Zuighes del direttore artistico dei Tenores di Neoneli, finanziato dalla Fondazione Banco di Sardegna, gli emigrati sardi di Brisbane e dintorni si sono riuniti per rivivere i suoni di alcune delle voci piu belle della nostra amata isola.
L’atmosfera nella sala del Ristorante Tavernetta si é mantenuta raccolta e familiare per tutta la durata del pranzo e del concerto che hanno visto la partecipazione di circa 150 persone di diversa età.
“Mi fa piacere vedervi con meno rughe” ha detto ironicamente Tonino Cau e infatti oltre ai volti già incontrati dei sardi migrati 50 anni fa, erano presenti anche sardi di seconda e terza generazione, sardi nati in Australia e australiani curiosi di assistere all’evento culturale.
Un misto di lingue (inglese, italiano, logudorese e campidanese) hanno fatto da contorno mentre si mangiavano le formagelle a 20.000km di distanza con un sapore più intenso, che avvicina.
Le lancette degli orologi si son fermate sin dal primo attacco all’organetto del Maestro Orlando Mascia (ribattezzato Magia da alcuni dei presenti), la sala si é trasformata in un luogo senza tempo e senza confini e a momenti non ci si ricordava di essere cosi lontani dalla Madre Isola.
Passu torrau, Pass’e trese e Ballu cantau tra i ritmi riproposti alla platea che con grande attenzione ha seguito la narrazione di Tonino Cau e si é lasciata incantare dalla bellezza dei costumi di Paola e Francesca.
Un grazie come sempre va a Su Presidenti, Fausto Zanda, e al Comitato del Circolo dei Sardi di Brisbane che continua a mantenere viva la ricchezza storica, culturale e folkloristica millenaria, rappresentando un punto di riferimento per i sardi d’Australia che hanno l’isola nel cuore e che nonostante una perfetta integrazione in Queensland conservano la loro sardità. I complimenti con ammirazione ed elogio oltre a Tonino Cau, vanno ai pilastri del vibrante Coro di Neoneli, al Maestro Orlando, al figlio Eliseo Mascia per aver attraversato mezzo mondo, sopportato il cambio di fuso orario e aver portato un pezzo di conoscenza coi loro talenti unici.
Io dico questo,i Sardi riescono a integrarsi nelle altre Nazioni insegnando e acculturando le nostre antiche tradizioni ,invece qua in Sardegna ci lasciamo comandare ,de sa gentallea, anticamente chiamati dai nostri Avi barbari usurpatori, loro sono riusciti a mandarli via ,noi non siamo ancora capaci
, si spera sulla volontà dei posteri ,ed è per questo che dobbiamo continuare a mandare avanti le nostre tradizioni , per il bene del popolo Sardo.