di Antonio Maria Masia
Successo pieno per la serata dell’8 marzo dedicata ad una donna della civiltà nuragica. “La sacerdotessa di Nur” (ed. Nemapress) di Maria Teresa Petrini è il romanzo che è stato al centro dell’incontro nella sala Roma del palazzo delle comunità regionali, sede del Gremio dei sardi di Roma. Antonio Maria Masia, presidente del Gremio, ha aperto la serata illustrando i contenuti del libro e motivando quest’appunatamento in occasione della Giornata Internazionale della donna. Neria De Giovanni, direttore delle Edizioni Nemapress, ha presentato l’autrice, arrivata da Cagliari per quest’occasione: medico geriatra, docente universitaria, già presidente della Commissione cultura del Consiglio Regionale della Sardegna. In questa veste, ha ricordato la Petrini, tra le altre cose ha firmato la legge regionale per l’istituzione della Fondazione Maria Carta. Maria Teresa Petrini ha spiegato l’origine del suo interesse per il mondo nuragico ed ha fatto rivivere le storie quotidiane del villaggio di Nur attraverso la giovane sacerdotessa protagonista della vicenda che vede coinvolti giovani guerrieri, anziani saggi e tutta la comunità nuragica attaccata dai cartaginesi. Un folto pubblico ha assistito all’evento con interesse crescente per le oltre due ore di conversazione. Tra gli intervenuti, oltre ai numerosi soci del Gremio, anche tante personalità del mondo accademico e culturale romano, tra cui: prof. Orazio Bologna, docente di latino e greco presso la Ponticia università salesiana, il tossicologo e scrittore prof. Enrico Malizia, il prof. Achille Cittadini dell’Università Cattolica di Roma, la dott.ssa Mariangela Giorgi presidente del Centro Italiano Femmnile di Roma, il gen. Cataldi presidente dell’Associazione Bersaglieri d’Italia, il giornalista Virgilio Violo, presidente della Free Lance International Press, il dott. Camillo Tondi scrittore e giornalista, direttore della rivista “Il bersagliere”, la proff.ssa e scrittrice Luisa Bussi, il prof. e poeta Giuseppe Contini.