riferisce Giorgio Canu
A ventun’anni dalla loro fondazione, fra i Soci dell’Associazione Culturale Sarda Quattro Mori serpeggia da alcune settimane una frenesia che è insolita per un’associazione di sardi, un popolo dal carattere duro e per alcuni versi diffidente verso il nuovo, verso “l’estraneo”, ma che sa aprire il proprio cuore a chi riesce a conquistarsi la loro fiducia. Nell’associazione è presente anche una corale e precisamente la Corale Polifonica “Giovanni Sedda” ed è proprio lei la causa di quella frenesia. Il motivo è contenuto in un breve comunicato proveniente nientepopodimeno che, dalla Santa Sede, in cui s’invita la Corale a partecipare all’udienza generale di Papa Francesco il prossimo 6 maggio. A parlare di questo evento è Giorgio Canu, presidente onorario della Corale: “Era dall’elezione di Papa Francesco che attendevamo questo invito e finalmente è arrivato”. Come mai vi siete fatti avanti solo ora con Papa Francesco e non prima? “Uno dei nostri canti è l’inno alla Vergine di Bonaria, Patrona Massima della Sardegna, che lega la nostra terra all’Argentina, infatti il nome di Buenos Aires deriva da Bonaria, alla quale il Santo Padre è molto devoto”.
La Corale raggiungerà Roma nel pomeriggio del 5 per essere pronta ad esibirsi nell’aula Paolo VI, meglio conosciuta come Aula Nervi, nella mattina di mercoledì, dove la Corale Giovanni Sedda, sarda di origine ma labronica di adozione, porterà a Papa Francesco il saluto musicale di entrambi i Quattro Mori.
Grazie Massimiliano per aver pubblicato questa notizia , che inorgoglisce i sardi di Livorno, ma anche, dai primi echi, i sardi di ogni parte. Sarà un grande onore per noi cantare l’Inno alla Vergine SS di Bonaria davanti al Santo Padre, che ha fatto la sua prima visita pastorale nella nostra amata terra, la Sardegna. In onore del Papa Francesco eseguiremo il canto in versione italiana e in versione spagnola.