su segnalazione di Ilenia Atzori
Apre i battenti a Venezia, a un passo dal ponte di Rialto, la mostra “Identità e orizzonti di una civiltà: la Sardegna Nuragica”. Dopo le tappe di Roma, Genova e Firenze, in versione ampliata e riveduta, l’esposizione arriva a Venezia, già sede di importantissime mostre che hanno contribuito a far conoscere al grande pubblico la civiltà nuragica; basti ricordare la mostra del 1949 sui bronzetti curata da Gennaro Pesce e Giovanni Lilliu. L’elemento di novità della manifestazione è che, pur essendo nata in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici per le province di Sassari e Nuoro, la mostra è stata organizzata da un gruppo di piccoli comuni delle zone interne della Sardegna, che in modo spontaneo si sono uniti e consorziati per portare nella prestigiosa cornice di Venezia le peculiarità del patrimonio culturale sardo. Al Comune organizzatore e capofila, Ittireddu, e a Torralba e Teti, già presenti nell’organizzazione delle mostre di Genova e Firenze, si sono aggiunti Esterzili, Genoni, Oniferi, Orune e Padria. La mostra ha un target prettamente divulgativo, con scenografiche ricostruzioni e una sezione con gigantografie panoramiche che seguono il filo delle stagioni. Non manca una sezione dedicata alla cultura artistica contemporanea. L’inaugurazione si svolgerà venerdì 6 marzo alle 16.30 presso la Scuola Grande di San Teodoro e sarà visitabile fino al 20 aprile.