LA XVII EDIZIONE DEL CICLO “SU NURAGHE FILM” A BIELLA PRIMO APPUNTAMENTO IL 21 FEBBRAIO


di Battista Saiu

Il diciassettesimo ciclo di Su Nuraghe Film, il primo del 2015, ci accompagnerà per i primi mesi del nuovo anno, fino alle soglie della prossima estate, con quattro brevi opere, una di Ignazio Figus, tre di Davide Mocci, due registi già presenti con le loro produzioni nelle nostre precedenti edizioni. l primo, responsabile del settore Produzione Audiovisuale e Promozione dell’ I.S.R.E. (Istituto Superiore Regionale Etnografico), è curatore delle attività audiovisive ambientate in Sardegna; il secondo è apprezzato documentarista che cura sceneggiatura, testi, fotografia, montaggio e regia delle sue opere in onda dagli inizi degli anni novanta sulle frequenze di RAI UNO e RAI TRE, spesso nella seguitissima trasmissione GEO & GEO. Quattro filmati affidati ad altrettanti giovani sardi invitati a tenere quattro lezioni di cinema “per conoscere la Sardegna attraverso il film d’autore”. Marino Cau è nato a Cagliari; gli altri tre sono Sardi di seconda generazione, nati, cioè, fuori, lontano dalla Sardegna. Massimiliano Siddi e Barbara Abis, per la prima volta, partecipano da protagonisti all’attività di Su Nuraghe; Massimo Zaccheddu, con la sua passione per la musica, compone e canta, animando spettacoli, manifestazioni e serate anche presso comunità sarde di altre città. Nel nostro Circolo ricopre la carica elettiva di Rappresentante di Base. Marino Cau, titolare con i fratelli di un noto mobilificio con sedi a Biella e a Lunamatrona (Cagliari), da sempre, con la sua famiglia partecipa e sostiene anche economicamente le attività del Circolo Culturale Sardo di Biella. Per tutti loro si tratta di una sorta di entrata in società, quasi un rito di passaggio: invito alla condivisione partecipata nella gestione della grande famiglia sarda di cui sono sempre più chiamati ad essere parte attiva attraverso lo studio e la conoscenza, esponendo ed illustrando, come in questo caso, le tematiche dei film loro assegnati. Su Nuraghe Film, una scommessa che diventa progetto, si propone di coinvolgere le nuove generazioni, i nati lontano dalla Sardegna e coloro che, troppo presto, hanno dovuto lasciare sa terra amada.

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