“La collina dei Giganti di Mont’ e Prama è uno scandalo nazionale. Abbandono totale. Incuria, degrado totale, scavi allagati, nessuna protezione. Il sito del ritrovamento più importante e rilevante della storia del Mediterraneo lasciato in balia di ogni genere di pericolo. Nessun controllo, centinaia di persone che continua a recarsi nel sito dove sono nati i Giganti e si trovano dinanzi ad uno scempio senza precedenti. Vietato parlare di valorizzazione, di gestione provvisoria del sito. Di un luogo simbolo che dovrebbe essere la culla della nuova rinascita della civiltà nuragica e prenuragica. Le immagini che si propongono sono la devastazione e il contrasto con i tanti proclami propagandistici e il nulla sul campo. A questo si aggiunge che dopo sei mesi dal ritrovamento dell’ultimo gigante, lo stesso è ancora segregato in un contenitore improprio di legname da cantiere edile, nascosto e per nulla protetto. E’ chiuso e precluso in una marginale stanzetta del museo di Cabras come se si trattasse di un reperto marginale. Lasciare gli scavi di Monti Prama senza alcuna protezione e tutela, alla mercé di intemperie e tombaroli, di degrado e abbandono è un fatto di una gravità inaudita proprio per l’imponenza del lavoro che gli archeologi stanno portando avanti in condizioni di assoluta ristrettezza finanziaria e operativa. La profanazione di quel sito da parte dello Stato e della Regione è un atto criminale di cui questo governo e questa regione ne sono direttamente responsabili. Non cerchino di scariche responsabilità su terzi, la responsabilità è solo loro. Per questo motivo se fossimo dinanzi ad un governo serio il Ministro Franceschini e tutti i responsabili della Regione si dovrebbero dimettere per negligenza considerato che non è mai stata attivata alcuna seria precauzione a tutela della straordinaria campagna di scavi in corso. Otto mesi fa denunciai la gravissima situazione degli scavi di Monti Prama, senza risorse finanziarie e senza alcuna protezione ma da allora niente di concreto è stato fatto. Solo stupidità a buon mercato, dai giganti al Quirinale sino all’Expo. Si tratta di uno Stato strabico e disattento. La risposta ridicola a quella mia denuncia fu un sopralluogo intempestivo e inutile del delegato di Franceschini che non solo non fece niente per affrontare la questione ma ebbe la demenziale idea di portare un Gigante al Quirinale. Continuano a pensare alle passerelle quirinalizie ma continuano colpevolmente ad ignorare la gravissima situazione degli scavi. Ora è giusto che se ne assumono sino in fondo le conseguenze. Occorrono interventi urgenti e non parole al vento. Ribadisco serve coprire l’area degli scavi con strutture rapide ed efficienti, facilmente reperibili, sia attraverso la protezione civile, sia attraverso il genio militare. Si può fare a costo zero. Così come occorre un presidio attivo dell’intera area, a significare prima di tutto la presenza dello Stato e della Regione. In qualsiasi altra parte del mondo sarebbe stato attivato un servizio h 24 di esercito e non solo. Si usi l’esercito per presidiare e tutelare la grande civiltà nuragica della Sardegna”.
Lo ha detto il deputato sardo di Unidos Mauro Pili denunciando la gravissima situazione del sito di Mont’ e Prama e annunciando un’interrogazione urgente sui gravi fatti di Mont’e Prama e chiedendo le dimissioni degli esponenti del governo coinvolti in questa gravissima negligenza di Stato. “Oggi che quel sito è drammaticamente abbandonato lo Stato deve assumersi la una gravissima responsabilità di aver ignorato le precedenti denunce. Ora chi dello Stato ha gestito quegli scavi, lesinando risorse, e mostrandosi incapace di comprendere il valore di quegli scavi deve trarne le conseguenze. Franceschini e compagni dinanzi a questo scempio devono dimettersi per manifesta incapacità e negligenza nel dare a questo patrimonio immenso la giusta attenzione e soprattutto le risorse finanziarie. Lasciare di fatto incustodito quel patrimonio,quegli scavi è di una gravità inaudita. Mai sarebbe successo a Pompei o al Colosseo. I Giganti di Monti Prama sono molto più antichi di qualsiasi altro sito e questo atteggiamento dello Stato è davvero scandaloso e colpevole. Basta con questa perenne negligenza nei confronti della civiltà nuragica della Sardegna”.
* cagliari globalist
Onorevole Barracciu, Sottosegretario di Sato del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, se c’è batta un colpo. Questo è il momento di dimostrare la sua bravura e la sua capacità politica nell’importante incarico che ricopre. Dopo aver visto lo scempio e lo stato di abbandono del sito di Mont’ e Prama , come si legge nell’articolo e si nota dalle fotografie dell’On. Pili, non le viene la voglia di "occupare" (ocuparsi mi sembra serva a poco) fisicamente il sito, magari legandosi – per protest simbolica – ad una delle statue dei giganti, accennando magari ad uno sciopero della fame come hanno fatto di recente alcune donne sarde nei siti minerari per un altro tipo di protesta. Voglio porecisare che in questo mio modesto consiglio non vi è nulla di ironico o di provocatorio. Se lo facesse potrebbe ancora riscattarsi da tanti attacchi di cui molto spesso è oggetto. Sono certo che altre persone, in Sardegna, che amano la nostra storia, la nostra cultura e anche la nostra Bandiera con i Quattro Mori, la potrebbero seguire nell’iniziativa. Ci pensi!