Per definirsi al cento per cento ‘Sardi’, qualche volta, non è necessario aver aperto gli occhi per la prima volta in Sardegna. Garantiscono le cosiddette ‘radici sarde’: uno dei due genitori è nato nell’Isola al centro del Mediterraneo, può bastare.Certo, c’è chi può storcere il naso davanti a un ragionamento simile: ma, se tra le arti con la A maiuscola che uniscono popoli e nazioni c’è anche la musica, allora il ragionamento può reggere. Tanto più se riguarda il ‘Festival della canzone italiana’: Sanremo, in parole più semplici. L’edizione numero 65 inizia martedì 10 febbraio: sul palco del teatro Ariston salgono e cercano di farsi valere anche due cantanti che hanno la Sardegna nel cuore. Bianca Atzei (milanese di nascita, i suoi genitori sono di origini sarde) e Garbiele ‘Kaligola’ Rosciglione (giovanissimo romano, la madre è una scrittrice e poetessa nata a Sardara).
La ventisettenne Atzei studia canto fin da bambina e dieci anni fa inizia a frequentare un’accademia di musica. Contemporanemante, iniziano le sue prime esperienze come cantante. Un sound a metà tra il delicato e l'”aggressivo senza eccessi” – vocalmente parlando – quello della Atzei. Tra le sue canzoni più famose “La paura che ho di perderti”, “La Gelosia” e “Fino in fondo”, in duetto con Niccolò Agliardi. A Sanremo gareggia nella sezione Campioni col brano “Il solo al mondo”: il testo è scritto da Kekko Silvestre dei Modà. Tutt’altro genere musicale, invece, quello di Gabriele Rosciglione: ‘Kaligola’ è il nome d’arte. Nonostante la giovanissima età (17 anni, per la prima torta da maggiorenne bisogna aspettare il prossimo diciannove novembre) è già un cantautore rapper molto noto. Nasce a Roma ma il sangue che gli scorre nelle vene, per metà è sardo: la madre è originaria di Sardara. Viene scoperto a 14 anni dal suo attuale produttore, che rimane estasiato da un video musicale postato da Kaligola sul suo canale YouTube. Il rapper non ancora maggiorenne gareggia tra le Nuove Proposte con la canzone “Oltre il giardino”.