Biella, “Volare alto nei cieli, uccelli tra Piemonte e Sardegna”. Mostra a Su Nuraghe visitabile fino al 28 febbraio 2015 (martedì, venerdì e sabato, ore 21-23). Fotografie di Franco Lorenzini, testi di Lucio Bordignon. In piemotese e in sardo i nomi degli uccelli ritratti – ingresso libero
L’immagine della Prunella modularis, nota come “passera scopaiola” (carbonè, grisareul, in piemontese – frufferarzu, in sardo), illustra il mese di febbraio di “Su Calendariu 2015” di Su Nuraghe. Si tratta di un uccellino di piccola taglia, che deve il suo nome alla movimentata vita sessuale: le femmine possono accoppiarsi con più maschi. Questi, prima di copulare, colpiscono delicatamente la femmina col becco nell’area della cloaca, con lo scopo di fare espellere il seme del rivale che si è accoppiato prima, in modo da favorire il proprio patrimonio genetico a discapito di quello di terzi.
Migratore a corto e medio raggio. Le popolazioni nordiche migrano sino al Mediterraneo ma non oltrepassano il mare. La popolazione alpina per sottrarsi ai rigori invernali scende semplicemente di quota, compiendo brevi spostamenti altitudinali che la portano a svernare a pochi chilometri in linea d’aria dal luogo di nascita. E’ un elemento tipico europeo, cioè che compie l’intero ciclo entro i confini del vecchio continente, in tal senso è una specie importante da conservare.
In Italia nidifica sulle Alpi e sugli Appennini, ma non sulle isole maggiori, Sardegna e Corsica comprese.
In Sardegna è migratrice e svernante, vive dal livello del mare sino ai 700 metri. Frequenta la macchia mediterranea. In Piemonte nidifica regolarmente e copiosamente dai 1400 e 2200 metri s.l.m. Sporadiche nidificazioni si possono trovare anche a quote più basse. La “passera scopaiola” predilige le formazioni arbustive, le siepi e qualunque formazione vegetale assomigli ad un cespuglio, compresi quelli dei giardini domestici.