Passeggiando per la ritrovata Piazza Palazzo, parzialmente liberata dai parcheggi che ne impedivano di godere appieno della sua bellezza, ci si ritrova in un rettangolo aperto circondato da palazzi e costruzioni civili e religiose, che racchiudono fra le loro pietre tessere della storia moderna e contemporanea della città di Cagliari.
Se si ha l’occasione di “elevarsi” dal terrapieno attraverso l’ascensore panoramico, oltre a godere della vista degli stagni e del cosiddetto doppio mare (stagni e spiaggia), arrivati nel quartiere alto di Castello, girato l’angolo verso sinistra si costeggia dapprima il Palazzo Viceregio sabaudo, poi il Palazzo Arcivescovile e la Cattedrale dedicata a Santa Maria e Santa Cecilia.
Di fronte, dietro i palazzi dal sapore popolare, il ritrovato palazzo di Città (già sede del Conservatorio di Cagliari) e ancora dei “vuoti” spaziali che nella loro nudità ricordano il contributo dato dalla Città di Cagliari durante la seconda guerra mondiale (il 70% della città storica fu bombardata).
Al lato destro della Cattedrale, incastonata fra via del Duomo e via del Fossario, appare discreta e umile la Chiesa della Speranza.
Edificata fra il XV e il XVI secolo, di proprietà della famiglia Aymerich, oggi è stata prestata al culto cristiano Ortodosso di Russia ed è Parrocchia di San Seba il Santificato.
L’edificio è in stile gotico – catalano, con un piccolo campanile a vela sul lato sinistro. Il portale strombato verso l’interno è sovrastato da un arco gotico con modanatura liscia.
L’interno è ad aula unica rettangolare, con tre cappelle sul lato destro. La volta dell’aula è costituita da una crociera completa al centro e da due mezze crociere agli estremi, con costoloni. Questo elemento delle mezze crociere è sintomo di un gotico maturo, sensibile ai dettami rinascimentali di marca iberica.
Le volte delle cappelle laterali, a pianta rettangolare, sono a crociere complete, sempre costolonate.
La chiesa della Speranza è anche legata alla storia del Parlamento sardo nel periodo della dominazione spagnola; infatti proprio in questo edificio si riuniva uno dei tre Stamenti (bracci) del parlamento, lo Stamento militare o nobiliare.
Affacciandosi sul portale, regna un’atmosfera di raccoglimento, con candele e “suggestioni” diverse dai nostri culti, che invita alla riflessione e alla preghiera ed è bello pensare che i luoghi legati al culto della Speranza, possono essere punti d’incontro fra culture diverse, legate da un unico sentimento: il rispetto reciproco della diversità, da qualunque fonte essa provenga.