UNA GIORNATA PARTICOLARE L’11 GENNAIO A CAGLIARI PER SERGIO ATZENI: MARCO ALBERTO DESOGUS FOTOGRAFA LA “NOVELLE VAGUE” DELLA LETTERATURA SARDA

Sergio Atzeni


di Fabio Marceddu

Sono passati vent’anni dalla prematura scomparsa di Sergio Atzeni, vent’anni in cui lo scrittore ha assunto un ruolo fondamentale, quasi uno spartiacque cronologico fra la produzione letteraria sarda “classica” e la nuova Novelle Vague della letteratura sarda.

In vent’anni alcune firme hanno avuto riconoscimenti nazionali e internazionali, molti scrittori sono stati protagonisti indiscussi non solo di eventi letterari ma di molteplici attività collaterali.

Eppure esiste un filo che in qualche modo lega la moltitudine dei “nuovi” scrittori sardi all’autore de Il figlio di BakuninIl Quinto Passo è l’addioPassavamo sulla terra Leggeri eBellas Mariposas (per citarne alcuni), titoli che oggi risuonano familiari e che sono come scritte granitiche appartenenti ad un Passato Prossimo lontano ma recente e comunque in divenire.

In questo fertile clima si inserisce la giornata organizzata per ricordare il ventennale della morte di Sergio Atzeni da l’Associazione Lìberos, in collaborazione con il Teatro Stabile della Sardegna-Teatro Massimo, che hanno accolto con entusiasmo una proposta del fotografo Marco Alberto Desogus.

L’11 gennaio 2015 a Cagliari ci sarà una giornata particolare.

Desogus intende riunire in una foto tutti gli scrittori sardi.

La giornata sarà dedicata al ricordo di Atzeni e alla realizzazione di questa foto “storica”.

L’eccezionale occasione di avere la quasi totalità dei narratori sardi viventi consente di promuovere un momento pubblico in cui gli autori ricordano Sergio Atzeni leggendo un proprio contributo o qualche pagina della sua opera, al teatro Massimo a partire dalle 15 (via De Magistris 12).

L’idea di fotografare gli scrittori sardi, indicati da molti come nouvelle vague, nasce dalla volontà di fermare “ciò che è adesso”, e ha come scopo quello di opporre una resistenza al tempo che scorre e cancella, inesorabile, ciò che è stato e la speranza che fra venti, cinquant’anni, questa foto avrà qualcosa da raccontare sulla Storia sarda. In gruppo gli scrittori insieme, forse trenta o forse tanti come i jazzisti nella celeberrima foto di Art Kane.

L’immagine farà parte di un libro fotografico (ancora in divenire) “Un mondo comune”, in cui le immagini ritraggono aspetti normali e secondari della Sardegna di oggi; comuni nel senso di consueti, ma anche nel senso di condivisi.

Hanno finora dato la loro disponibilità a leggere un brano in ricordo di Atzeni Marcello Fois, Gianni Tetti, Gianni Zanata, Eliano Cau, Savina Dolores Massa, Andrea Atzori. Aspettiamo (ma confidiamo nella) conferma da Michela Murgia, Francesco Abate, Celestino Tabasso, Flavio Soriga, Gianluca Floris.

Stiamo anche verificando la possibilità tecnica di fare un collegamento telefonico con Salvatore Mannuzzu e Alberto Masala.

Note su Marco Alberto Desogus

Desogus è autore di diversi libri fotografici: Carloforte immagini di un viaggio con Gianni Alvito  Ed. Della Torre (1986); Profili – testi di Luisa Perinu Ed. Cosarda (1993); Bonaria. Il cimitero monumentale di Cagliari – testi di Antonio Romagnino, Lucia Siddi, Bebo Badas, Elisabetta Borghi. Ed. Tam Tam (2000); Da quest’altra parte del mare – testi degli artisti ritratti. Tiligù Editrice (2009); Uno sguardo su castello – testi di Maria Chiara Esposito, Gianni Olla, Milena Agus  Tiligù Editrice (2010); Questa è la mia terra – testi Maria Chiara Esposito. Tiligù Editrice (2012).

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