Nei giorni scorsi, è stata presentata nella Sala Giunta della Provincia di Oristano, una snella ed elegante pubblicazione, edita dalla stessa Provincia di Oristano, riguardante i giganti di Monte ’e Prama. Autori della pubblicazione Graziella Pinna Arconte e Enzo Marciante, mentre la traduzione in sardo è stata curata da Antonio Ignazio Garau. “Antichi padri di Monte ’e Prama – Babbais antigos de Monte ‘e Prama”, questo il titolo dell’opera, una pubblicazione che sarà destinata a tutte le scuole della provincia di Oristano. “I giganti meritano tutta l’attenzione possibile – ha detto il presidente De Sennen, in apertura di presentazione – e questo è solo un piccolo capitolo che riguarda Mont’e Prama, perché la Provincia sta mettendo in campo anche altre iniziative, in quanto l’argomento merita tutta l’attenzione possibile”.
Per Graziella Pinna Arconte, l’archeologia, non può prescindere da altre scienze come l’archeoastronomia, la paleografia e altre ancora: “Chi siamo? Da dove veniamo? ma soprattutto qual è la verità della nostra Storia? Queste domande ce le poniamo sempre quando dal passato tornano alla luce reperti archeologici straordinari come quelli di Mont’e Prama – ha proseguito Graziella Pinna Arconte – Con Enzo Marciante abbiamo utilizzato anche il fumetto, perché ci è parsa la forma più diretta e comprensibile per rendere l’opera più accattivante per i ragazzi. Questo piccolo dono della Provincia di Oristano, va visto come un invito a riabbracciare la causa degli antichi Padri. Questa nostra amatissima terra, deve tornare ad interpretare il ruolo che le compete”.
Presente anche l’ex sindaco di Cabras e attuale consigliere provinciale, Efisio Trincas, che nel suo discorso in limba, ha voluto sottolineare che sin’ora non ci hanno saputo dare una risposta per dirci “chi siamo, ma soprattutto chi eravamo, ma con i testi di Graziella Pinna Arconte e il fumetto di Enzo Marciante, credo che si sia fatto un ottimo lavoro, sicuramente molto utile e di facile comprensione, anche nelle scuole”.
L’attuale sindaco di Cabras, Cristiano Carrus, invece, ha messo l’accento sul fatto che “su questo ritrovamento il comune di Cabras, sta puntando molto. I nuovi reperti, venuti alla luce con gli ultimi scavi, sono attualmente custoditi a Cabras e si sta facendo tutto il possibile, affinché ci restino anche per essere restaurate, dando la possibilità ai visitatori, di vedere nello stesso luogo i lavori di restauro e quello già finito. In tal senso, stiamo facendo tutto il possibile per approvare il progetto definitivo per l’ampliamento del Museo e già agli inizi del 2015, contiamo di far partire le gare d’appalto”.
La storia dei Giganti di Mont’e Prama, è ormai abbastanza nota, dopo la scoperta casuale ad opera di un agricoltore che arava un terreno, nella stessa località che poi diede il nome alle statue, nel lontano 1974, venne avviata una campagna di scavi che porto alla luce oltre cinquemila frammenti, che restarono sepolti per altri trent’anni nei magazzini del Museo di Cagliari, da qui, i “Giganti in cassetta”, presero finalmente la strada del Centro restauro di Li Punti a Sassari, da dove col loro risveglio meravigliarono il mondo intero.