INCONTRO CON IL COMPOSITORE MAURO PATRICELLI E IL PROGETTO SULLE LAUNEDDAS: IL CACCIATORE DI DANZE TRA DANIMARCA E SARDEGNA

Mauro Patricelli


di Riccardo Sgualdini

Il legame tra Danimarca e Sardegna passa attraverso il suono delle launeddas. Soprattutto grazie alle ricerche di un giovane e visionario antropologo di Copenaghen che, tra gli anni ‘50 e ‘60 del secolo scorso, scelse l’Isola e la sua musica popolare come territorio di ricerca scientifica. Si chiamava Andreas Fridolin Weis Bentzon e si dedicò in particolare a conoscere i suonatori e costruttori dei paesi, dove veniva accolto e ospitato dalle famiglie. Le sue sono testimonianze preziose e inedite: registrazioni audio, video e fotografie.
Ed è proprio a questa figura, così importante per la cultura sarda, che Mauro Patricelli, pianista e compositore italiano che da anni abita a Copenaghen, ha deciso di dedicare un progetto di teatro musicale. Il titolo è Dansejægeren Il cacciatore di danze e racconta la vicenda di Fridolin e reinterpreta la musica delle launeddas attraverso una particolare forma di spettacolo musicale che unisce opera, documentario e video arte. L’opera è già stata inserita nel programma del Københavns Musikteater, si tratta della scena danese più importante per il teatro musicale sperimentale. Sarà sul palco dalla prossima stagione, a partire dal 7 aprile, per dieci repliche.
Appuntamento quindi per venerdì 19 dicembre (ore 10,30) nella sala conferenze della sede dell’Ersu, all’ottavo piano, Corso Vittorio Emanuele II, 68 a Cagliari. Per l’occasione sarà presente l’autore Patricelli che illustrerà le fasi del lavoro, grazie anche al supporto dell’Associazione Iscandula che ha messo a disposizione dell’artista tutti i materiali dell’antropologo: dai diari alle registrazioni.
Il programma prevede in apertura un intervento e il saluto del presidente dell’Associazione, Dante Olianas, che introdurrà gli ospiti. Prenderà quindi la parola il protagonista dell’evento, l’artista internazionale Mauro Patricelli, che illustrerà i dettagli e lo stato dell’opera da lui ideata. A seguire la proiezione di alcuni suoi lavori già presentati con successo, come Syng for Fremtiden, Ingeborg! (Canta per il futuro, Ingeborg!), che ha come soggetto le ballate popolari danesi. A seguire la testimonianza di Christian Ejlers, amico personale di Bentzon, giurista e rinomato editore danese. Parlerà della figura e dell’opera dell’antropologo nel panorama culturale danese e di alcuni aneddoti curiosi. Come quello che risale all’estate del 1955 quando i due giovani si fecero assumere come garzoni dal mitico circo Zanfretta per girare le feste patronali dei paesini della Sardegna.

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