Nel programma di attività culturali finalizzate ad una sempre maggior conoscenza della nostra terra nei sui molteplici aspetti monumentali, paesaggistici, naturalistici e storici, il Presidente Martino Fadda e il Consiglio Direttivo dell’Unione Nazionale Ufficiali In Congedo di Oristano, hanno effettuato una interessante escursione per visitare alcuni esemplari di alberi monumentali che la nostra Sardegna possiede.
Veri patriarchi della natura, gli alberi monumentali sono piante di notevoli dimensioni per altezza, diametro, circonferenza e proiezione della chioma, ma ciò che li rende veramente suggestivi è la presunta età di molti esemplari, che in alcune specie particolarmente longeve, supera i duemila anni.
Gli alberi monumentali, oltre a rivestire un interesse estetico e paesaggistico, sono anche detentori di elementi che coinvolgono svariati aspetti scientifici, per esempio dallo studio degli strati di accrescimento si può analizzare l’evoluzione climatica, ma la loro localizzazione, oltre a caratterizzare e contribuire a dare suggestione ai luoghi, diventa anche interessante per una fascia di turisti attenti ed esigenti, come l’olivastro di Luras, considerato il Matusalemme del Mediterraneo, che richiama ogni anno oltre 10.000, che contribuisce anche a dare un certo reddito alla Cooperativa che gestisce il sito.
La Sardegna ha il triste primato, tra tutte le Regioni Italiane, di registrare il più alto numero di incendi boschivi, oltre il settanta per cento e le cronache di questi giorni hanno pubblicato l’arresto di padre e figlio che nel Sud Sardegna hanno appiccato oltre quaranta focolai.
Nonostante le prodezza questi ignobili figli di Sardegna, la nostra terra possiede ancora un grande numero di alberi monumentali di specie comuni a gran parte del bacino del Mediterraneo, ma che in alcune località hanno raggiunto dimensioni imponenti e spettacolari.
“Sotto la guida della Dott.ssa Luisa Carta, prestigiosa esperta del Centro per la conservazione e la valorizzazione della biodiversità vegetale dell’Università di Sassari – spiega il presidente UNUCI Martino Fadda – un numeroso gruppo di soci e simpatizzanti, ha potuto ammirare lo spettacolare Olivastro di Bottidda e ” Sa tuppa de Orune”, considerata la sughera più grande del bacino del Mediterraneo. Benché l’escursione fosse accompagnata dal cattivo tempo, che ha alternato furiosi piovaschi a schiarite impreziosite da spettacolari arcobaleni, l’iniziativa ha avuto un grande successo e la giornata si è conclusa nell’Agriturismo Testone, situato sopra un suggestivo altopiano denominato ” Sa Serra ” dove abbiamo potuto apprezzare le specialità gastronomiche del territorio”.