Il mese di novembre vedrà l’Associazione culturale “Grazia Deledda” di Vicenza impegnata in diversi appuntamenti di importante valore storico e letterario, che chiudono gli eventi del progetto “La Sardegna è un’altra cosa”, che ha portato a Vicenza le molte sfaccettature dell’isola, inserendole nel patrimonio nazionale ed internazionale.
Il primo incontro, che precede le celebrazioni della Grande Guerra che ci vedranno coinvolti nel 2015, vedrà protagonista una figura ben nota ai vicentini: “Emilio Lussu: dall’Altipiano all’Antifascismo, una vita dalla parte degli oppressi”. Le sue vicende verranno percorse dal prof. Gian Giacomo Ortu, docente dell’Università di Cagliari, precedentemente Direttore dell’Istituto sardo per la storia della Resistenza e dell’Autonomia e Direttore del Dipartimento storico politico internazionale dell’Università di Cagliari, venerdì 14 novembre alle ore 17.30, presso i locali del Centro Culturale San Paolo in viale Ferrarin, 30.
Seguiranno nella medesima sede, l’incontro con lo scrittore Marcello Fois, su “Grazia Deledda: contenuto e sostanza di un patrimonio letterario”, il 20 novembre alle ore 17.30, occasione in cui verrà inaugurata la mostra “Grazia Deledda, biografia e romanzo”, nota scrittrice, vincitrice del premio Nobel per la Letteratura, promossa dall’Istituto Superiore Regionale Etnografico (ISRE) di Nuoro, in collaborazione con l’Istituto dell’Enciclopedia Italiana e la Biblioteca Nazionale Centrale Vittorio Emanuele II di Roma. Chiude poi, questo insolito viaggio nell’isola, Alessandro Mannoni, docente di scienze umane e filosofia a Vicenza, con la presentazione del libro “Religione e spiritualità nella Sardegna nuragica”, il 28 novembre alle ore 17.30.
Introduce e modera gli eventi Stefania Calledda, curatrice del progetto, che ha inteso far conoscere il valore storico, artistico e letterario che non è solo sardo, ma patrimonio dell’umanità, una ricchezza offerta alla terra berica, che ospita e accoglie molti sardi.
Gli incontri sono aperti al pubblico e sarà cosa gradita per l’Associazione offrire un “aperitivo sardo” a fine serata.