LA VICENDA. Secondo Amos Bronson Alcott, “Essere ignoranti della propria ignoranza è la maledizione dell’ignorante”. Ebbene l’ignoranza è proprio, la caratteristica principale di questa vicenda. A metterla in pratica non poteva essere niente che meno di quel “Genio della lampada” chiamato Angelino Alfano, Ministro dell’Interno, incapace di chiedere scusa alla Sardegna intera, dopo l’ennesimo sopruso messo in atto nei confronti del proprio popolo. Tutto ha avuto inizio nei giorni scorsi, quando i Carabinieri di Viterbo hanno sgominano nella bassa “Tuscia”, una banda composta da 13 sardi, accusati di furti, incendi con finalità estorsive; ma anche rapine, traffico di sostanze stupefacenti, ricettazione e possesso di armi clandestine. Un lavoro di grande legalità quello svolto dagli uomini dell’Arma, se non fosse per lo scivolone adottato nel denominare il tutto “Operazione Mamuthones”. I “Mamuthones”, maschera tipica del carnevale di Mamoaida (NU), sono da sempre un simbolo irremovibile della cultura sarda. Questi ultimi sono conosciuti ed apprezzati in tutto il mondo per la loro originalità e bellezza. Proprio da parte comune di cui la maschera stessa è il simbolo, sono giunte le prime indignazioni, proseguite poi sulla rete da parte di tantissimi altri corregionali e non solo.Immediato è stato infatti, lo sdegno del sindaco di Mamoiada Graziano Deiana. “Non è un caso – dice Deiana – che la nostra onorificenza “Mamuthone ad honorem” sia stata consegnata a personaggi della caratura di Francesco Cossiga, Paolo Fresu e Giovanni Lilliu: esempi di sardi che si sono distinti nel mondo per l’intelligenza, la levatura morale ed il talento. Non ci fa di certo piacere vederlo associato ad una cosa del genere”.Tra i rappresentati politici della nostra regione, il primo a far sentire l’indignazione di Mamoiada e della Sardegna tutta è stato il deputato di “Unidos” Mauro Pili che intervenendo nell’aula di Montecitorio ha affermato: “Chiunque abbia attribuito ad un’operazione di lotta alla criminalità il nome di ‘Operazione Mamuthones’ ha offeso la Sardegna e i sardi – tuona il parlamentare sardo – Il ministro dell’Interno deve chiedere scusa senza se e senza ma. Non si possono infangare nobili e storiche tradizioni popolari dell’Isola denominando in questo modo OPERAZIONI contro la criminalità. I Mamuthones non hanno e non possono avere nessun legame con la malavita – sottolinea Pili – Solo associare le due cose è un atto grave e offensivo per il popolo sardo. Siamo tornati al tribale della comunicazione di Stato dove l’arresto di criminali viene associato a una comunità come quella sarda solo in funzione dell’anagrafe”. Tra le fila del centrodestra non sono mancati i commenti dell’ Ex governatore Ugo Cappellacci (Forza Italia), che postando sulla propria pagina Facebook, una foto in compagnia di un piccolo Mamuthone, ha affermato: “Fieri dei nostri Mamuthones. Chi ha associato le nostre tradizioni ad un fenomeno criminale ha commesso un errore. Nessuno si può permettere di mancare di rispetto alla nostra identità”.
LE MIE RIFLESSIONI. A mio parere, la vicenda appare fin da subito come l’ennesima “Presa in giro” nei confronti dei sardi e della loro cultura. Aver denominato l’operazione che ha portato all’arresto di 13 criminali di provenienza nostrana, con uno dei simboli della nostra cultura come i “Mamuthones”, rappresenta una mancanza di rispetto nei confronti della Sardegna intera. I “Mamuthones” non sono criminali. Sono maschere bellissime, ambasciatrici di Mamoiada e della cultura sarda nel Mondo. Da sardo, posso ritenermi fiero che nella nostra regione esista una risorsa di inestimabile valore come quella degli stessi “Mamuthones”. I Carabinieri di Viterbo, non sono i grandi colpevoli della vicenda. Il loro egregio lavoro, volto a garantire maggiore legalità nella Provincia laziale, va riconosciuto e non messo da parte. I sardi si dovrebbero indignare per l’atteggiamento mostrato dal Ministro dell’Interno Angelino Alfano. Quest’ultimo, in veste di rappresentante delle forze dell’ordine del nostro Paese, avrebbe dovuto chiedere scusa a tutta la Sardegna per questa “gaffe”. Ma sopratutto, se fosse stato degno di essere definito un Ministro delle Reppublica italiana, si sarebbe presentato a Mamoiada per chiedere in un assemblea aperta alla popolazione locale, le proprie scuse. Come sempre invece, la nostra isola, viene dimenticata. Veniamo offesi? E chi se ne frega!! Nei palazzi romani, tutti sono disinteressati alle nostre problematiche e ai troppi soprusi che subiamo ogni giorno. L’amore per la nostra terra riappare “miracolosamente” solamente nel periodo pre -elezioni, quando lo stesso Alfano e i suoi colleghi fanno tappa nell’isola, Auspico che la vicenda, su possa concludere nel migliore dei modi, con un grande gesto di dignità da parte del Ministro Alfano. In caso contrario, assisteremmo all’ennesima caduta di stile posta in atto dal Ministro e leader Ncd.
Angelino sei proprio corto
Giustamente!!
Fortuna che non l’hanno chiamata “operazione topolino” sennò Walt Disney si rivoltava nella tomba….la trovo talmente una cazzata, con tutte le cose per cui dovremmo indignarci !
Se noi sardi fossimo meno permalosi e più attenti ad altri episodi e situazioni che danneggiano la Sardegna molto di più di quanto può fare il nome MAMUTHONES ad una importante operazione di contrasto ad una banda di criminali composta, purtroppo, da elementi sardi, faremmo più bella figura. ESEMPIO: scandalo sulla mancata attuazione della continutà territoriale; trasporti marittimi a costi insostenibili; collegamenti marittimi ridotti al minimo; crisi dell’industria, della pastorizia e dell’agricoltura, ecc. Su questi punti si dovrebbero INVITARE i responsabili politici nazionali e locali a CHIEDERE SCUSA ai sardi per non essere in grado di dare delle risposte a questi problemi. La maschera dei MAMUTHONES è e rimarrà sempre un simbolo importantissimo della cultura sarda, specialmente per il Comune di Mamoiada che è l’emblema del suo carnevale. Secondo me non ha nulla di accostamento con i banditi, anche se all’operazione è stato dato il nome di questa splendida maschera. Sono convinto che il Presidente Cossiga (Mamuthone ad onorem), che non era affatto permaloso ( ma spiritoso), già Ministro dell’Interno, come Alfano, avrebbe condiviso la scelta di indicare tale operazione con il nome di cui stiamo parlando.