di Marga Tavera
La Segreteria Generale del Governo della città di Buenos Aires, presso la direzione Generale di relazioni istituzionali e la Direzione Generale di relazioni internazionali e protocollo, con il supporto del Ministero della Cultura, ha messo in motto questo progetto “Buenos Aires celebra” con lo scopo di accompagnare le diverse collettività residenti nella città. Come nelle principali capitali del mondo, si è deciso di promuovere la sfilata e la mostra artistica delle collettività nella strada pubblica, per essere condiviso per il pubblico in generale. Sin dall’ anno 2009 si sono realizzati i festeggi delle collettività: greca, ebrea, russa, cina, lituana, slovena, cilena, giapponese, italiana, ecc. Il pubblico “porteño” ha potuto godere delle danze, cori, sfilate, gastronomia, arte e ancora di più di ogni collettività che ha deciso di farsi vedere. La Avenida de Mayo, è il luogo selezionato per la realizzazione di questi eventi, per la importanza storica della città ma anche della nazione. Gli eventi si realizzano tra le strade Bolivar e Florida. Viene scelta anche perché è lo scenario e la colonna vertebrale del centro storico e civico della città. Quest’anno, “Buenos Aires celebra Italia 2014” si è realizzato il 26 ottobre, e la Sardegna, e stata rappresentata con la gastronomia, artigianato, dépliant turistici, cultura e folclore tipico dell’ isola con la partecipazione di tre circoli: Buenos Aires, V.Bosch e Rosario. Più di 50.000 persone hanno partecipato di questo importante evento che è una vera e propria vetrina delle diverse regioni italiane. Il Console Generale d’Italia, Giuseppe Scognamiglio, nel ricordare lo staordinario apporto dell’emigrazione italiana in Argentina, ha sottolineato come sia sempre piu’ forte “la domanda di Italia” a Buenos Aires ed in tutta l’Argentina. Una domanda che va ben al di la’ della collettivita’ italiana in senso stretto. D’altra parte, “per gli argentini, la cultura italiana e’ parte integrante della propria identità: testimonianza della profondità dei legami storici che uniscono Italia e Argentina, su cui tutti noi, Italiani d’Italia ed Italiani d’Argentina, siamo chiamati a costruire un futuro di relazioni bilaterali sempre piu’ intense.”